MONTà Una famiglia di rifugiati per ogni parrocchia. Don Domenico Degiorgis, incaricato di seguire le tre comunità montatesi di Sant’Antonio, San Rocco e San Vito, ha annunciato di voler aderire all’invito di papa Francesco durante l’ultimo Consiglio pastorale inter parrocchiale. E dopo un’estate densa di appuntamenti, ha annunciato un autunno carico di novità. A partire dalla volontà di aprire le porte delle canoniche montatesi ai richiedenti asilo, come sollecitato dal Pontefice nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante. Per portare avanti il progetto don Domenico potrà, da subito, far riferimento alla Caritas albese, individuata dalla Diocesi come ente capofila per la presentazione della documentazione utile in Prefettura (ne parliamo a pag 35).
Nell’ottica di rafforzare i legami sociali e l’inserimento nella comunità montatese, viaggiano anche le camminate su sentieri per tutti della seconda domenica del mese. «Vorremmo così conoscerci meglio e fare gruppo», annuncia don Dodo, richiamando a partecipare alla “raccolta di ferro” di sabato 7 novembre, «per contribuire a pagare i lavori alla chiesa di San Rocco». Sono ripresi anche gli incontri pastorali (il secondo e il quarto martedì), del corso per i fidanzati e dei gruppi di sposi, adulti e famiglie. L’educatrice Paola Novo guiderà la formazione come animatori di una quindicina di ragazzi del 1998 e del 1999. Ripartiranno i gruppi giovani e giovanissimi (dal 2001 al 1996), con, per i più grandi, un focus sulla fede. Ci saranno ritiri spirituali e feste comunitarie. «Dedicheremo ai genitori una domenica al mese mentre i bambini giocheranno con gli animatori», conclude il sacerdote.
Andrea Audisio
