Bocuse d’Or, lo chef Stefano Paganini ha inaugurato la finale italiana

ALBA «Stiamo assistendo alla più grande manifestazione enogastronomica ospitata ad Alba dal dopoguerra ad oggi». Con le parole di Bruno Ceretto domenica 31 gennaio si è aperta ufficialmente la finale italiana del Bocuse d’Or, in programma al Teatro sociale di Alba. A fare gli onori di casa, oltre a Ceretto, il sindaco di Alba Maurizio Marello, il presidente dell’Atl Alba, Bra, Langhe e Roero Luigi Barbero e la presidente dell’Ente fiera internazionale del tartufo Liliana Allena, introdotti dal gran cerimoniere Luigi Cremona. ,Una breve introduzione, prima di lasciare spazio al gotha dei fornelli italiano, giudicato dalla giuria presieduta da Enrico Crippa, Giancarlo Perbellini e il vincitore del Bocuse d’Or mondiale 2015 Ørjan Johannessen.

Dalle 8 ai fornelli, il primo a entrare in gara è stato il cuoco di casa Stefano Paganini, titolare del ristorante “Alla Corte degli Alfieri” di Magliano. Quattro ore di tempo per preparare il piatto di pesce “Ricchezza e povertà”, utilizzando prodotti tipici di Langhe e Roero: tartufi e nocciole abbinati a storione e caviale. Mezz’ora più tardi: il bellissimo vassoio di carne “Un cervo tra le colline di Langhe e Roero”, molto apprezzato dai giudici.

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A distanza di 20 minuti da Paganini, ai fornelli si sono cimentati Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti e Giovanni Lorusso. Dalle 15.30 il Sociale ha ospitato la seconda manche con altri quattro cuochi in gara: Debora Fantini (unica donna), Riccardo Basetti,  Leonardo Marongiu e Lorenzo Alessio. La competizione si chiuderà alle 20 per ripartire domani, lunedì primo febbraio, alle 8 (apertura al pubblico alle 10), con gli ultimi quattro cuochi in gara: Marco Acquaroli, Daniele Lippi, Francesco Gotti e Michelangelo Mammoliti. Il cuoco del ristorante “La Madernassa” di Guarene presenterà i propri due piatti alle 14 e alle 14.30. A seguire le premiazioni, da seguire in diretta sulla pagina Facebook di Gazzetta d’Alba.

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Marcello Pasquero

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