L’Annunziata, gioiello d’arte e solidarietà

L'Annunziata, gioiello d'arte e solidarietà
L'interno della confraternita dell'Annunziata di Guarene.

GUARENE Un allestimento di Colline & culture con filmati, foto d’epoca e paramenti antichi
“Confraternita dell’Annunziata. Comunità, fede, solidarietà” è la mostra allestita dall’associazione Colline & culture in collaborazione con il Museo diocesano e il Comune che è stata inaugurata sabato 28 maggio alle 17.30. Terminati i restauri e riaperto il gioiello barocco, rimaneva da ricostruire la storia e il significato che la chiesa ha avuto per le donne e gli uomini di Guarene e per la vita sociale del paese in tempi in cui la solidarietà sociale era prerogativa delle confraternite, non certo dell’autorità statale.

Esistono testimonianze della confraternita dell’Annunziata, maschile, fin dall’inizio del Seicento. La storia è proseguita fino al secondo dopoguerra e il ramo femminile, le Umiliate, contano ancora su qualche iscritta, anche se l’attività è virtualmente cessata.
«Per preservare la storia e la memoria dell’Annunziata e il suo essere un “giacimento culturale attivo”», spiega Enrica Asselle di Colline & culture, «abbiamo registrato delle interviste agli ultimi testimoni della vita associativa della confraternita; i filmati saranno proiettati all’interno della mostra».

L’idea è di rendere l’Annunziata ai guarenesi non solo come un pezzo pregiato d’architettura e arte, ma legare il filo tra passato e presente tanto da far sentire propria l’ex confraternita ai guarenesi, in particolare ai ragazzi.
La mostra comprende oggetti che fanno parte del patrimonio storico, come paramenti sacri, alcuni dei quali risalenti alla seconda metà del Settecento, foto d’epoca e altro materiale. Nella ricerca sono state coinvolte le scuole del capoluogo e di Vaccheria. Una parte dell’esposizione sarà dedicata al mondo della solidarietà in senso ampio, così com’è declinato oggi, per esempio con l’assistenza agli anziani nella casa di riposo e con le proposte d’aggregazione per i giovani, nel tentativo di «creare un circuito», per usare le parole di Enrica. «In occasione dell’apertura lanceremo una sottoscrizione per finanziare il restauro di almeno parte dei preziosi paramenti liturgici»,
La mostra sarà visitabile il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, fino al 30 ottobre.

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