CASTAGNITO Dopo la grande paura, lentamente scompare lo spettro del 1994 che nelle giornate di giovedì 24 e venerdì 25 novembre è tornato ad aleggiare nelle strade di Alba e lungo tutta la valle del Tanaro. Un fantasma che, però, è stato in grado di distruggere i sogni e le speranze di chi, nell’emergenza maltempo, ha perso qualcosa.
Una di loro è Sabina Zappalà, responsabile del Campo cinofilo Skipper di Castagnito, che parla dell’esigenza di ricominciare e di continuare a credere nel suo sogno “da ricostruire”. «Il mio campo è situato vicino al Tanaro ed è stato uno dei punti più colpiti», ha spiegato Sabina, che ha aggiunto: «C’è fango ovunque e le reti sono piene di detriti: non appena l’acqua si sarà ritirata cominceremo a lavorare per riaprire al più presto».
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Anche l’area del ristorante “Isola verde” di Castagnito è stata gravemente colpita: il laghetto è stato completamente distrutto e le strutture in legno e la staccionata sono stati portate via dalla furia delle acque. La parte più in alto dell’Isola, dove si trova il percorso e la struttura ricettiva è fortunatamente salva.
A Pocapaglia è franata strada San Giusto, mentre in altri paesi, come Magliano Alfieri e Guarene, sono stati danneggiate soltanto strade rurali secondarie. Una tragedia che nella maggior parte dei comuni del Roero è stata sventata: a fare la differenza, secondo i primi cittadini, è stata l’unione di tante forze e la messa in sicurezza degli argini che hanno retto.
a.m.a.