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Risanamento Miroglio Textile: firmata la cassa integrazione per 260 lavoratori di Govone

Miroglio: 250 dipendenti in ansia per il lavoro

MIROGLIO E’ arrivata venerdì 3 marzo la firma dei sindacati alla richiesta di cassa integrazione per 260 lavoratori della Miroglio Textile di Govone.

A causare la riorganizzazione dello stabilimento la crisi del mercato tessile che, come fa sapere l’azienda, ha colpito negativamente la stamperia di Govone, che ne ha risentito in termini di risultati e contrazione dei metri stampati.

Una riorganizzazione annunciata da tempo.

Già l’anno scorso Gazzetta d’Alba aveva scritto delle paure di alcuni lavoratori di Govone che avevano raccontato di un incontro con l’azienda di ricollocazione “Intoo”.

«Nel corso di questi mesi, ritenendo strutturale il problema, l’Azienda ha pertanto impostato un nuovo modello di business per la divisione tessuti» ha fatto sapere l’azienda in una nota, aggiungendo: «Il progetto prevede elementi di innovazione e di miglioramento organizzativo, ma purtroppo è risultato inevitabile un ridimensionamento del perimetro produttivo dello stabilimento stesso, con la nascita di un problema di carattere occupazionale, stante l’impossibilità a garantire la piena occupazione per tutto l’attuale organico». 

La Miroglio Textile fa sapere che si sta impegnando, insieme alle parti sociali, per consentire, da una parte la realizzazione del progetto di revisione e, dall’altra, di contenere il disagio dei lavoratori interessati.

«La firma dell’accordo di cassa integrazione straordinaria ha portato alla definizione di un percorso che prevede l’applicazione di ammortizzatori sociali e altre forme di soluzione» scrive l’azienda, che aggiunge: «Questo è possibile utilizzando le cosiddette politiche attive del lavoro, oltre che all’impegno a mantenere costantemente aggiornate le parti sociali sull’evolversi del piano di risanamento e rilancio di Govone».

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