ALBA Un progetto per raccontare la quotidianità di chi vive in carcere e per portare l’attenzione della collettività su una realtà spesso ignorata. È l’intento della mostra fotografica “Cose recluse”, che sarà inaugurata ad Alba oggi, lunedì 6 novembre, nella sede dell’associazione Alec di via Vittorio Emanuele, alle 18. Sarà visitabile fino al 26 novembre, dalle 17 alle 19 il martedì e il giovedì, e dalle 16 alle 19 il sabato e la domenica.
L’iniziativa s’inserisce nell’ambito di “Vale la pena-Carcere, lavoro, dignità e persone”, il progetto nato sul territorio albese e promosso dalla compagnia di Iniziative sociali, dall’associazione di volontariato penitenziario Arcobaleno, dai garanti territoriali per i detenuti, dall’azienda sanitaria, dalla casa di reclusione Giuseppe Montalto, dall’ente Fiera, dal Mercato della terra, con il contributo della fondazione Crc e la collaborazione del Comune di Alba. L’esposizione “Cose recluse” racconta il carcere San Michele di Alessandria, attraverso un libro e un reportage fotografico, realizzati dal fotografo Daniele Robotti e dalla scrittrice Mariangela Ciceri.
Commenta Alessandro Prandi, garante comunale albese: «Quest’edizione di Vale la pena intende mettere al centro della riflessione l’economia penitenziaria e il lavoro svolto dai detenuti fuori e dentro gli istituti, fondamentale per un vero reinserimento nella società. Per arrivare a un buon risultato, è necessario coinvolgere i soggetti istituzionali e i privati del territorio, a partire dal mondo delle imprese, oltre a scendere in campo con linee guida chiare e con le opportune risorse».
Francesca Pinaffo