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Giovanni Botta, una Bic e una tavola di legno per la magia di un ritratto

Giovanni Botta, una Bic e una tavola di legno per la magia di un ritratto 4

POCAPAGLIA Giovanni Botta è un decoratore e ritrattista braidese classe 1977, che ha partecipato al mercatino di Natale che si è tenuto nel paese roerino  domenica 10 dicembre. Le fotografie dei suoi ritratti, di personaggi famosi e non, realizzati con una semplice biro bic su tavole di legno, circolano da qualche anno sui social media. Tra i suoi ultimi soggetti, hanno trovato posto anche Giuseppe Dacomo, sindaco di Pocapaglia, e il parroco, don Aldo.

Sotto il tuo tratto sono passati moltissimi vip, italiani e internazionali, che hai incontrato di persona, non è così?

«Disegno per passione, il mio lavoro è accudire l’anziano e l’ammalato. Attraverso le mie tavole dico grazie alle persone che mi circondano tutti i giorni. Infatti, ho sempre creduto nel “dare e ricevere”, seguendo l’insegnamento di Madre Teresa di Calcutta. Così, per sdebitarmi simpaticamente dell’opportunità di partecipare al mercatino, ho fatto un ritratto al sindaco di Pocapaglia».

È vero che hai cominciato la tua carriera artistica disegnando i volti dei clienti del tuo pub?

«La mia passione per il disegno nasce frequentando il liceo artistico, ma durante i 13 anni di lavoro nella birreria Druids di Sanfrè mi allenavo sulle tovagliette, per lasciare ai ragazzi una caricatura. Dal 2011 ho poi cominciato a donare i ritratti».

Qual è stato il tuo lavoro più emozionante?

«L’Ultima cena che ho affrescato nel 2007, nella cattedrale del paese di Rwenghery, in Rwanda. Ma è in preparazione la mia fatica più estrema. Speriamo».

Fabio Dellavalle

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