Dall’alta Langa al Roero ben 450 chilometri in bicicletta

Con sport e paesaggio in alta Langa il turismo è in crescita

ESCURSIONISMO Due miliardi di euro: secondo gli ultimi dati di Legambiente, è questo il fatturato che oggi produce il cicloturismo in Italia, segno che sono molti i visitatori che scelgono di scoprire paesaggi e città in sella alla bicicletta, anche grazie all’ausilio delle e-bike, che permettono di vivere l’esperienza anche a chi è fuori allenamento.
Per quanto riguarda le colline Unesco, non si hanno dati ufficiali su questo fronte, ma dall’ente turismo Alba, Bra, Langhe e Roero assicurano che «negli ultimi anni è aumentato in modo evidente il numero di cicloescursionisti che decidono di avventurarsi in collina in mountain bike, così come sono nate sul territorio diverse realtà che affittano biciclette, in particolare elettriche».
Ma se fino a oggi i visitatori su due ruote hanno dovuto accontentarsi di percorsi disgiunti, a volte difficili da identificare, dislocati nei territori dei diversi paesi della destra e della sinistra Tanaro, da fine settembre è in arrivo un’importante novità, che permetterà di mettere in relazione una vasta porzione di territorio, con percorsi per la prima volta mappati, segnalati e attrezzati per il turismo in bicicletta.
Ad anticipare il progetto a Gazzetta, è il direttore dell’ente turismo Mauro Carbone: «Se parliamo di piste ciclabili in senso stretto, a oggi l’unica esistente parte dalla Ferrero e arriva a Verduno, lungo il Tanaro. Esistono poi, nelle Langhe e nel Roero, strade pensate per l’escursionismo a piedi e adatte a essere percorse anche in bicicletta, ma fino a oggi non esisteva un’offerta univoca. Così i differenti enti del territorio hanno presentato un importante progetto in Regione, finanziato con il Psr, il programma di sviluppo rurale che attinge a fondi europei».
Dal canto suo, l’ente turismo ha coordinato lo sviluppo del progetto e la comunicazione del prodotto finale. Così, dall’alta Langa alle colline del Roero, è stato mappato un grande percorso di circa 450 chilometri, che si snoda per la maggior parte su strade bianche, ma anche su alcune strade a bassa percorrenza. Il costo complessivo di realizzazione è pari a 2 milioni di euro, dalla manutenzione dei sentieri alle tante opere accessorie.
Ciascun percorso è stato adattato all’escursionismo in bicicletta, con la disposizione di una cartellonistica apposita, che offrirà informazioni sulle caratteristiche del territorio, ma anche sui diversi punti di interesse turistico, così come sono state disposte colonnine per la ricarica delle e-bike e postazioni con gli strumenti essenziali per rimediare a eventuali problemi dei mezzi. Ma dove si snoderanno di preciso i 450 chilometri?
Per quanto riguarda la bassa Langa, tra i vitigni del Barolo e del Barbaresco, si tratta del percorso della BarToBar: 124 chilometri, divisi a loro volta in sette tappe di lunghezza compresa tra i 10 e i 20 chilometri.
Se si sale nell’alta Langa, il percorso segue la Gtl, la Grande traversata delle Langhe, che tocca i diversi Comuni, con 17 tappe sulla cresta e 16 piccole varianti. La parte restante è rappresentata dal Roero bike tour, tracciato sviluppato dall’Ecomuseo delle Rocche e articolato in sette tappe, per un totale di 135 chilometri.
Per ciascuna delle tre parti, sarà disponibile un’apposita guida, il cosiddetto road book, con indicazioni sulla difficoltà della strada, sulle distanze e sul territorio. Le stesse saranno disponibili anche on-line, sul sito dell’ente turismo, con il vantaggio delle tracce Gps.
Conclude Carbone: «Il prossimo passo sarà migliorare l’offerta su strada. È impossibile pensare a vere e proprie piste ciclabili, ma esistono tantissime strade comunali poco frequentate e adatte a essere percorse in bicicletta.
Francesca Pinaffo

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