Incidente mortale sul lavoro a Monforte nel 2015: fissata udienza il 17 dicembre

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MONFORTE Il 16 settembre 2015 un operaio albanese di 31 anni, Alket Gjelaj, residente ad Alba insieme alla moglie e al fratello, morì nel cantiere di ristrutturazione di un complesso a destinazione turistica in località San Sebastiano a Monforte d’Alba, colpito dal carico e dalla ruota di un mezzo sollevatore con braccio telescopico per il trasporto di lastre di cemento.

Lunedì scorso, 22 ottobre, al Tribunale di Asti, si è svolta un’udienza del processo per omicidio colposo che vede imputati M. B., di 42 anni, referente dell’impresa di costruzioni, e A. G., di 38, responsabile della sicurezza del cantiere.

Fra le persone ascoltate, l’imputato M.B., che nel processo è assistito dall’avvocato albese Roberto Ponzio, e l’ingegnere Domenico Liguori, consulente del Pubblico Ministero, secondo il quale il sollevatore non avrebbe presentato carenze di sicurezza, ma sarebbe stato utilizzato in maniera errata dall’uomo, che peraltro non avrebbe avuto il patentino necessario a condurlo.

Sono stati sentiti anche i consulenti della difesa, secondo i quali la stessa manovra, poi divenuta fatale, sarebbe stata compiuta già anche in precedenza, in accordo col direttore dei lavori; la pioggia caduta nei giorni precedenti potrebbe aver reso il terreno scivoloso.

La prossima udienza, con prosecuzione dell’istruttoria e l’audizione dei testi della difesa, si terrà il 17 dicembre. M.B. è assistito dall’avvocato albese Roberto Ponzio, A. G. da Luca Vineis di Cuneo e Cosimo Palumbo di Torino. Costituitisi come parte civile, i parenti della vittima sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Sandri del foro di Asti.

Adriana Riccomagno

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