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Santo Stefano Belbo e Camo saranno un unico paese

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ENTI LOCALI Domenica 14 gli abitanti di Camo e Santo Stefano Belbo saranno chiamati a esprimersi sulla fusione per incorporazione tra i due Comuni. Spiegano i sindaci Mario Saffirio e Luigi Genesio Icardi: «I nostri paesi già da tempo hanno avviato contatti e incontri per valutare attentamente i pro e contro della fusione. Sono stati esaminati, anche in collaborazione con la Regione, tutti i dettagli tecnici, operativi e finanziari, arrivando alla conclusione che l’operazione porterà molteplici vantaggi per i due centri». I Consigli comunali hanno già espresso parere unanime a favore della fusione.

Proseguono i sindaci: «La parola passa ora ai nostri concittadini, ai quali chiediamo di votare sì, soprattutto per rispondere alle esigenze del territorio legate alle necessità di una viabilità più sicura, di servizi, investimenti, manifestazioni e campagne di promozione turistica all’altezza di un’area riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco». Con la fusione molte problematiche, ormai difficilmente sostenibili dai Comuni più piccoli, troverebbero una soluzione con risparmi derivanti da una gestione amministrativa unitaria, oltre che da una riorganizzazione e razionalizzazione complessiva del lavoro della macchina amministrativa. Inoltre, per i Comuni che si fondono, lo Stato dispone molte agevolazioni come l’esenzione dal patto di stabilità per cinque anni e un importante incremento dei trasferimenti per almeno dieci anni: ne consegue che, dopo la fusione, sarebbero disponibili maggiori risorse finanziarie, che andranno a beneficio di tutti.

Santo Stefano Belbo e Camo saranno un unico paese
Camo è destinato a diventare una frazione di Santo Stefano Belbo.

Resta necessario, tuttavia, il sacrificio dello status giuridico di Camo, che diventerebbe una frazione di Santo Stefano Belbo. «Questo potrebbe far sorgere il dubbio che, a un rinnovato ed efficiente quadro economico-amministrativo, si affianchi un impoverimento identitario per Camo», specificano Saffirio e Icardi, che, però, rassicurano: «Ciò non potrà verificarsi, in quanto le due Amministrazioni comunali hanno concordato ogni dettaglio della fusione, traducendoli in un protocollo d’intesa tale da garantire, in futuro, la rappresentanza consiliare e il rispetto dell’identità, della storia e delle tradizioni di Camo».
Nel paese più piccolo rimarrà operativo il Municipio, aperto tre giorni la settimana, con la destinazione di fondi specifici e l’istituzione del pro-sindaco che parteciperà ai Consigli comunali di Santo Stefano Belbo. Saranno invariate le aliquote di tributi e tariffe, mentre maggiore tutela sarà garantita alle attuali iniziative e manifestazioni.

Si potrà votare domenica, dalle ore 8.30 fino alle 20, nei tre seggi allestiti nella scuola primaria di Santo Stefano Belbo, nella casa-vacanze della frazione Valdivilla e in Municipio a Camo. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. Trattandosi di un referendum consultivo, non è richiesto il raggiungimento del quorum.

Fabio Gallina

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