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Lina Ferrero: il teatro mi ha allungato la vita

Lina Ferrero: il teatro mi ha allungato la vita

 MONTALDO ROERO Lina vive in una casa bianca alle porte di Montaldo e dalla grande terrazza guarda l’orizzonte, accarezzando con le dita la sagoma delle colline. Dice che ama stare seduta sul balcone nei pomeriggi d’estate e di non avere segreti, perché l’unico trucco per arrivare alla sua età è fare ciò che si ama. Orsolina Ferrero, infatti, è nata il 28 ottobre del 1928; poco meno di due mesi fa, ha spento novanta candeline sulla torta.

«È un traguardo», dice accarezzando il suo cane Citu, che la segue come un’ombra. «Spero di portarli al meglio. Sono nata a Torino, ho lavorato prima da un commercialista, poi all’ufficio postale e infine ho fatto la maestra. Negli anni Ottanta è arrivata la pensione. Allora, io e mio marito ci siamo trasferiti a Montaldo, il suo paese natio».

Com’era fare la maestra una volta?

«Diverso. Quei ragazzi li crescevamo noi, insegnando loro tutte le materie. Era difficile informare bene, c’erano pochi mezzi, non come oggi. Bisognava stare attenti».

Cosa ha fatto quando è arrivata a Montaldo?

«Innanzitutto amicizia; poi quello che mi piaceva. Per i primi anni mi sono occupata del canile e ho fatto ripetizioni gratuite ai giovani che ne avevano bisogno. Con gli anni, ho allargato le mie passioni. Oggi faccio tantissime cose».

Ad esempio?

«Scrivo poesie per l’organizzazione culturale La liberlula, ho fatto un corso per diventare operatrice zoofila, sono socia del centro anziani e dell’Arvangia. Mi occupo della biblioteca comunale, a volte svolgo servizio a domicilio per chi non può camminare. La mattina, ogni tanto, prima di innaffiare l’orto, faccio qualche cruciverba; mi tengono la mente allenata. Soprattutto, però, faccio teatro». Quando lo dice, le si illuminano gli occhi e non può evitare di sorridere. «È iniziato tutto quindici anni fa, quando ho conosciuto la compagnia Der Ròche e sono entrata a farne parte. È sempre stato il mio sogno recitare e con loro l’ho realizzato. Forse è questo che mi ha allungato la vita e tenuta sana».

Recitare?

«Anche. E fare tutto ciò che ci rende felici».

Valentina Pavese

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