Carillo (Nas): “Situazione grave con topi ed escrementi a contatto con alimenti”

Poca pulizia e alimenti mal conservati: chiuso ristorante cinese ad Alba
Militari del Nas in una foto d'archivio

ALBA “Non ci capitano spesso scoperte come questa: il risultato di quest’operazione ha stupito anche noi”: così il colonnello Biagio Carillo, comandante dei Nas di Alessandria, commenta l’operazione che ha portato alla luce gravi carenze igienico-sanitarie in uno stabilimento di Alba che produceva e distribuiva alimenti per la ristorazione etnica. Un’attività gestita da cinesi, con un valore di circa 2 milioni di euro, portata avanti in un grande magazzino in corso Bra, un’attività che non ha riaperto dopo la chiusura.

Prosegue Carillo: “Le indagini sono partite da una serie di segnalazioni. Ci siamo trovati davanti a una situazione molto grave, con topi e relativi escrementi a contatto con gli alimenti, delle attrezzature e degli imballaggi, senza dimenticare la mancanza di procedure di autocontrollo e l’abbigliamento idoneo del personale, richiesto per legge. Il magazzino produceva e distribuiva cibo in  Italia e all’estero, destinati a ristoranti etnici, in particolare cinesi”. Così è scattato il sequestro di 105 tonnellate di materie prime e di pasta, tanto da risultare il più grande sequestro di pasta mai avvenuto in Italia. Oltre alla sospensione immediata dell’attività, è di una ventina di giorni fa la sentenza del Tribunale di Asti, che ha condannato il legale rappresentante, un uomo cinese dell’azienda a una multa di 5mila euro.

f.p.

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