Forza Italia lancia ultimatum: “Cirio candidato presidente in Piemonte o sarà rottura”

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Immagine d'archivio

PIEMONTE Il candidato del centrodestra in Piemonte deve essere l’europarlamentare di Forza Italia Alberto Cirio. Se non sarà lui, il partito azzurro è disposto a far saltare il banco, distruggere il centrodestra e rompere tutte le giunte. Forza Italia punta i piedi sulla sfida piemontese, lanciando una sorta di ultimatum alla Lega dopo il vertice di ieri sera. Il partito di Salvini, per ora evita di polemizzare. Fonti vicine al vicepremier si limitano a osservare che “si sta lavorando nel cercare una soluzione di buon senso senza preclusioni o pregiudizi ma per il meglio della Regione”. Lo stesso Matteo Salvini, davanti alle telecamere parla di “accordo quasi chiuso”. Ieri al vertice a “Casa Salvini”, ufficialmente, non si sarebbe parlato di Piemonte. Dopo la riunione il ministro dell’Interno si sarebbe anche visto a cena con Denis Verdini.

Tuttavia, all’indomani dell’incontro, per Forza Italia la candidatura Cirio è “la linea del Piave” per respingere al mittente l’ Opa ostile della Lega. Nessun cambio di cavallo, quindi, ammonisce Forza Italia, che si oppone con vigore al pressing continuo del partito verde, escludendo in modo definitivo la candidatura di Paolo Damilano o qualsivoglia nome alternativo.

Queste fonti fanno capire di fare molto sul serio. Il partito di Berlusconi – si sottolinea – non potrebbe mai accettare che La Lega conquisti anche l’ultimo tassello del cosiddetto “corridoio elettorale del Nord”, guidando con propri uomini Piemonte, Lombardia, Veneto e perfino Liguria, che secondo queste stesse fonti, con la presidenza Toti, gravita ormai nel giro leghista.

Una posizione ferma, che non cambierebbe nemmeno in caso di una controfferta di candidature azzurre in Toscana o Emilia Romagna. Tantomeno, non serve aspettare il voto della Basilicata del 24 marzo, come qualche leghista ha fatto intendere. Il Piemonte – replicano gli azzurri – è molto più rilevante sotto ogni punto di vista, elettorale politico ed economico, della pur importante Basilicata. Le stesse fonti fanno notare che i tempi per la scelta finale sono abbastanza stretti: se la conferma di Cirio non avverrà nel giro di due settimane qualcuno si farà molto male. FdI non parteggia per nessuno ma difende il principio che sia Forza Italia a indicare il candidato in Piemonte. Se dovessimo risponder pan per focaccia – chiosa un alto esponente del partito – dovremmo essere contro Forza Italia. Tuttavia, senza esprimerci su Cirio si’, Cirio no – conclude questa fonte – crediamo sia giusto che sia Forza Italia a esprimere il candidato di tutta la coalizione.

Ansa

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