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Stalking sulla figlia Elena Ceste, processo ad Asti per una donna di Pisa

Confermata in appello la condanna a 30 anni per Michele Buoninconti

La figlia di Elena Ceste, la donna uccisa a Costigliole d’Asti nel 2014, è parte lesa di una vicenda di stalking che è stata portata al vaglio del tribunale di Asti. Elisa Buoninconti, da poco diciottenne, sarebbe stata vittima di una persecuzione operata da un’amica del padre, Marilinda Gimelli, 57 anni, pisana, che la avrebbe bersagliata per tre mesi di telefonate, messaggi e richieste di incontro con il genitore.

Michele Buoninconti, padre di Elisa e marito di Elena Ceste, è stato condannato a trent’anni di carcere per l’omicidio e sta scontando la pena.

“Se il procedimento andrà avanti – spiega uno dei legali che seguono la famiglia, Debora Abate Zaro – ci costituiremo parte civile. Chiederemo un risarcimento simbolico di un euro perché, da quella donna, Elisa dice di non volere nulla”.

L’indagata, secondo quanto è stato ricostruito, voleva convincere Elisa a riallacciare il rapporto col genitore

Ansa

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