Santi della porta accanto: la mostra lascia il segno nei ragazzi che la visitano

Santi della porta accanto: la mostra lascia il segno nei ragazzi che la visitano

ALBA Tra i tanti visitatori della mostra Santi della porta accanto, ospitata nel Museo paolino di piazza San Paolo ci sono anche i ragazzi delle medie della parrocchia Santa Margherita con le loro catechiste.

Dopo la visita hanno scritto un articolo, che pubblichiamo con piacere assieme alle foto.

Venerdì 17 maggio noi, gruppo medie della parrocchia di Santa Margherita, ci siamo recati in visita, come attività di catechismo, alla mostra I santi della porta accanto presso il Museo fotografico paolino piazza San Paolo 13 ad Alba. Siamo stati accolti con grande ospitalità, all’interno di una sala ordinata e accogliente dove in modo organizzato facevano bella mostra di sè 32 pannelli facili da consultare, ottima la grafica di presentazione, che hanno reso la mostra piacevole ed interessante. La struttura della mostra è semplice: 32 pannelli divisi in 5 sezioni e per ogni sezione nomi di giovani, meno giovani e contemporanei, che hanno permesso a noi ragazzi di scoprire una santità sconosciuta e vissuta nel quotidiano. Li abbiamo messi a confronto con una santità che si nasconde in persone insospettabili e in persone di ambienti, culture e professioni diverse soprattutto laiche.

Il gruppo medie di Santa Margherita 

 

Aggiungono le catechiste: «Per i ragazzi è stato anche commovente rapportarsi con figure di un’età non tanto diversa dalla loro. A ciascuno sono stati assegnati due personaggi che dovevano individuare tra i pannelli e dei quali dovevano far memoria e raccogliere informazioni anche utilizzando il codice Qr code leggibile con lo smartphone. Durante la discussione che ne è seguita, è stato bello confrontarsi con la giovane età dei nostri ragazzi e il loro modo di affrontare un argomento così importante. Ciò che ci ha colpito come catechiste, è stato vedere che, alla fine del percorso, la scoperta e la condivisione dei dati raccolti ha portato a un inaspettato e autonomo scambio di informazioni e confronto tra i ragazzi valorizzato anche nella compilazione dei questionari che ci hanno consegnato. La visita è stata una tappa importante all’interno del cammino catechistico proposto ai ragazzi perché li si voleva mettere a confronto con una santità inusuale dove i protagonisti non sono “dottori della chiesa” dai nomi importanti, ma gente comune che ha vissuto vite comuni compiendo gesti straordinari».

Le catechiste Elisabetta Fava e Paola Gatti.

Banner Gazzetta d'Alba