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Stanziati dal Ministero 2 milioni per il castello

Rinascono le cantine sabaude del castello di Govone

GOVONE A pochi giorni dall’apertura del nuovo percorso di visita del castello, il presidente dell’associazione Govone residenza sabauda, Luca Malvicino, fa il punto sulle recenti novità e i passi successivi. «Questo processo è iniziato nel 2015, quando l’Amministrazione comunale ha deciso di istituire l’associazione che presiedo con lo scopo di gestire e valorizzare il castello. In questi primi quattro anni ci siamo trovati a costruire reti e collaborazioni, ampliando il percorso di visite, i giorni di apertura e realizzando i programmi musicali e artistici», afferma Malvicino. Prosegue il presidente: «Questo è stato possibile grazie ai componenti del direttivo dell’associazione, ai volontari, al centro culturale, ai dipendenti comunali e ai professionisti che reperiscono fondi e coordinano progetti».

Un ruolo rilevante, lo hanno avuto le fondazioni bancarie, che hanno supportato l’iniziativa. Prosegue Malvicino: «Si spera che questa crescita prosegua con il recupero dei sotterranei del castello, recentemente finanziato con fondi Por-Fesr e il contributo delle fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, di Torino e della Compagnia di San Paolo, ma anche, e soprattutto, da un ulteriore contributo di circa 2 milioni di euro del Ministero per i beni e le attività culturali che arriverà nei prossimi anni». Qual è la ripartizione dei fondi ministeriali? Malvicino risponde: «Per la messa in sicurezza e il restauro del parco, dei manufatti in muratura dei sotterranei con l’adeguamento dell’impianto elettrico, la videosorveglianza, la rilevazione dei fumi nel piano nobile avremo 1 milione e 728mila euro e per l’ascensore 300mila, mentre, per il 2019-2020 ci sono ulteriori 300mila euro per interventi di consolidamento. Il nostro ringraziamento va al soprintendente Egle Micheletto e all’architetto Silvia Valmaggi».

Francesca Gerbi

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