Ultime notizie

Vezza: Corte dei conti punta l’indice sul bilancio, la minoranza chiede le dimissioni del sindaco Carla Bonino

Vezza nel 2020 abbandonerà l’Unione collinare

VEZZA D’ALBA Confronto ad alto voltaggio sul tema bilancio fra maggioranza e opposizione nella seduta straordinaria del consiglio comunale convocata ieri, martedì 12 agosto.

Pomo della discordia fra i due schieramenti la comunicazione della Corte dei Conti di Torino, arrivata negli uffici comunali lo scorso 6 agosto, che quantifica in oltre 580mila euro l’ammontare del disavanzo per il biennio di esercizio 2016-2017.

E’ l’ultima “puntata” sulla linea del tempo di una querelle iniziata con la comparizione del primo cittadino, davanti all’assise contabile torinese lo scorso 18 luglio, l’ultima goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso, ieri sera con la richiesta di  dimissioni avanzate dalla minoranza.

«Il disavanzo se c’è è ascrivibile a un errore tecnico contabile e non a un errore politico dell’amministrazione» questa la tesi difensiva della maggioranza vezzese guidata da Carla Bonino, la frase è tratta dalla relazione ufficiale sullo “stato dell’arte” dei comunali e verrà inclusa fra i documenti inviati alla corte di Torino in risposta all’ultima lettera di contestazione (una analoga aveva già raggiunto il centro roerino l’11 dicembre 2018).

«Dopo la convocazione del 18 luglio scorso a Torino per rendere conto delle irregolarità riferite agli anni 2015 e 2016, sapevamo che sarebbe arrivata questa comunicazione» ha proseguito, ricostruendo palmo a palmo l’iter della vicenda la sindaco. «Relativamente alla precedente contestazione avevamo smontato, rivolgendoci a un consulente esterno la tesi del disavanzo. Si era potuto dimostrare che il bilancio era stato compilato senza rispettare le recenti disposizioni in materia di contabilità, le correzioni apportate avevano messo in evidenza un piccolo avanzo».

L’intervento si è quindi spostato sul presente recente e il futuro prossimo con l’enunciazione della strategia in via di attuazione. «Dobbiamo prima di tutto accertare la presenza di eventuali errori, per questo è stato dato l’incarico alla ragioniera responsabile del servizio di contabilità del comune di San Damiano d’Asti. Entro fine agosto verrà ricostruita per intero la scrittura relativa al periodo in esame, quando avremo i dati a disposizione li confronteremo con quelli della Corte dei Conti ed entro i 60 giorni di tempo concessi dall’ente, se sarà necessario studieremo un piano di rientro».

Il documento, certificando lo stato di dissesto del comune stabilisce un termine di 60 giorni per varare un piano di ammortizzamento del debito contratto, la scadenza è fissata al 4 ottobre, ultima data utile per annunciare, con un altro consiglio la soluzione per le irregolarità. «Sono anni che diciamo che la gestione finanziaria attuata dall’amministrazione non era sostenibile» ha controbattuto, nel duello a suon di dichiarazioni scritte il portavoce della minoranza Gian Piero Costa. «Ci è sempre stato risposto che tutto era a posto, qui però non si tratta più di fornire precisazioni, la Corte dei Conti ha certificato un disavanzo effettivo che ammonta a 585mila euro. Ci saremmo aspettati, dal sindaco, un’anticipazione delle misure da adottare per ripianare poco più di 200mila euro di debiti annui per il prossimo triennio».

Il riferimento è all’arco cronologico di tre anni accordati per risanare il bilancio, abbandonate le constatazioni l’opposizione passa all’attacco. «Sapere che avevamo ragione non è motivo di soddisfazione, pagheremo tutti con aumenti delle tasse locali e riduzioni dei servizi. La responsabilità di questa condizione è esclusivamente politica,chi ha deciso, per anni di spendere più di quanto era disponibile?» prosegue Costa menzionando i vincoli imposti, in situazioni analoghe, a trasferimenti di fondi, alle assunzioni oltre a imporre un tetto alla spesa corrente e precludere l’accesso ai mutui per la durata del piano di rientro. «Proponiamo al sindaco e a tutti i consiglieri di maggioranza di fare un passo indietro al quale ci uniremo anche noi rimettendo il mandato ricevuto dai cittadini. Lasciamo a un ente terzo il compito di fare chiarezza sui conti senza costringere i vezzesi a pagare per una gestione finanziaria approssimativa». Pronta la risposta della Bonino: «non ci sono passi indietro da fare, ma solo passi in avanti. Tutto il resto oltre alla relazione ufficiale sono parole inutili, abbiamo a disposizione 60 giorni»

Davide Gallesio

Banner Gazzetta d'Alba