Nel concentrico di Sommariva Perno si andrà a scuola soltanto a piedi

Nel concentrico di Sommariva Perno si andrà a scuola soltanto a piedi
Il Pedibus, da tempo adottato con successo in vari centri, a Sommariva Perno sarà potenziato.

SOMMARIVA PERNO Sommariva Perno elimina il servizio di scuolabus per le famiglie residenti nel concentrico e sviluppa il Pedibus, già attivo da qualche anno. Dalla seconda settimana di settembre partirà il nuovo servizio di trasporto scolastico pedonale, con l’accompagnamento di adulti, che è stato razionalizzato e migliorato. Sono stati rivisti i percorsi e le fermate per renderlo più efficiente e dare un’esperienza divertente e piacevole agli studenti. «Abbiamo deciso di risparmiare sul trasporto con lo scuolabus per i residenti nel centro storico perché era un servizio poco utilizzato. Per i residenti nelle frazioni, invece, verrà mantenuto. A fronte della situazione legislativa attuale, lo scuolabus verrà pagato in parte dalle famiglie e in parte dall’Amministrazione comunale», spiega il sindaco di Sommariva Perno Walter Cornero.

La decisione sul finanziamento del trasporto scolastico da parte del Comune roerino si inserisce, infatti, in un quadro normativo piuttosto intricato. La norma, approvata lo scorso 6 agosto, che avrebbe dovuto superare il pronunciamento della Corte dei conti piemontese in merito all’impossibilità per i Comuni di contribuire alle spese per il trasporto scolastico, sarebbe dovuta sfociare in un documento da pubblicare sulla Gazzetta ufficiale entro il 28 agosto, in tempo per la ripresa dell’anno scolastico.

Tuttavia, come hanno denunciato il presidente di Anci Piemonte, Alberto Avetta, e Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem, ciò non è avvenuto. A far ben sperare i sindaci dei paesi collinari e montani, c’è però un pronunciamento dei magistrati contabili pugliesi del 24 luglio, che permetterebbe agli enti locali di continuare ad assicurare il servizio purché il costo a carico del bilancio comunale non sia superiore a quello sostenuto nell’esercizio precedente. Ciò consentirebbe ai Comuni di continuare a contribuire in modo sostanziale al finanziamento del servizio, ma non risolve del tutto la situazione. La mobilitazione, infatti non si ferma: Uncem, in un comunicato stampa lanciato la scorsa settimana, ribadisce ai sindaci la necessità di approvare al più presto un ordine del giorno che impegni il Governo e il Parlamento a legiferare modificando la norma vigente quanto prima possibile.

Federico Tubiello

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