Perché i piemontesi usano l’intercalare “Neh”? Scopriamolo con Paolo Tibaldi

Con Pao

Neh: Intercalare con senso di raccomandazione o ricerca di conferma.

Diciamolo, le caricature piemontesi scimmiottate dai nostri connazionali non sono così efficaci come ci aspetteremmo, nonostante il loro sforzo nell’accentuare la musicalità regionale e soprattutto la fatidica esclamazione neh che contraddistingue definitivamente i piemontesi dal resto del globo. Se fossimo insegnanti, rimanderemmo a Settembre pressoché tutti gli imitatori del piemontese già solo per il fatto di allungare quella “e” finale. È giunto il tempo di sfatare il mito del più eclatante e tipico stereotipo targato Piemonte.

Si tratta di una sola sillaba, una piccola particella di carattere enfatico utilizzata all’interno di frasi orientate con finalità interrogative o esortative. Qualche esempio? Va pian, neh! (vai piano, mi raccomando!); neh, che t’hai dȓa sà da pȓësteme? (Vero che hai del sale da prestarmi?); bèica, neh, foma paȓèj (guarda, sai, facciamo così).

Di chiara etimologia latina, deriva dalla contrazione “non est” (non è) che serve per chiedere conferma ad un’affermazione. Così come certamente ci ricorda l’espressione francese “n’est-ce pas?” ovverosia “non è vero?”. Dire però che il neh piemontese corrisponda al “vero?” in italiano, non è una soluzione esauriente per tutti i casi in cui viene utilizzata. Serve a chiedere conferma di ciò che si dice oppure per richiamare l’attenzione con un buon grado di raccomandazione.

L’esclamazione neh è dunque rafforzativa di raccomandazione, accertamento, proibizione o preghiera. Il tono e il significato con cui può essere pronunciata, cambia a seconda delle intenzioni, proprio come negli esempi che abbiamo riportato. Tanto è vero che anche dialogando in lingua italiana, una persona piemontese tende comunque a inserirla. Non mancano gli esempi di cui io stesso sono vittima quotidiana per quel che concerne la comunicazione verbale: Ti è piaciuto, neh, il budino? Se non stai bravo non ti porto, neh?! Neh, che guardi se c’è della posta?

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