Ragazza investita sull’Asti-Cuneo: l’artigiano di 43 anni alla guida non avrebbe colpe per l’accaduto

Incidente sulla Asti-Cuneo poco dopo l'entrata di Castagnito, in direzione di Alba

Una tragica fatalità, l’automobilista, un uomo di 43 anni non ha potuto evitare l’impatto. In questo modo la giovane parrucchiera di 25 anni I.L. ha perso la vita, lo scorso mercoledì, sulla carreggiata dell’autostrada A33 all’altezza dello svincolo di Castagnito direzione Cuneo.

A sostenere la tesi, in una nota stampa diffusa nella giornata di oggi, è Enrico Martinetti avvocato difensore dell’investitore, un artigiano che stava rincasando, alla guida dell’auto della compagna, dopo una serata trascorsa a un corso di aggiornamento per una patente professionale a Neive.

Nella ricostruzione di quella che, secondo il legale sarebbe la versione dei fatti, che dice suffragata dai testimoni oculari, si legge che la giovane donna, lasciata la propria auto si sarebbe distesa supina sulla carreggiata. L’uomo viaggiava entro i limiti stabiliti dalla legge sulla tratta e, in fase di rientro dopo un sorpasso, ha visto la vittima sdraiata perpendicolarmente alla direzione di marcia, inutile il tentativo di evitarla, impossibile rientrare a destra, a sinistra il guard-rail, la frenata e l’impatto. 

Negativo l’esito degli esami sul tasso alcolemico e assunzione di stupefacenti ai quali il guidatore è stato sottoposto, nessuna infrazione gli viene contestata dagli agenti della Polstrada intervenuti per i rilievi.

Sul caso indaga il pm Gabriele Fiz della Procura di Asti: omicidio stradale l’ipotesi, sul corpo è stata disposta l’autopsia . «Un accertamento dovuto che consentirà di accertare in modo scientifico quanto già riferito dai testimoni oculari- spiega il legale dell’artigiano albese- all’atto dell’investimento la donna non era in posizione eretta sulla carreggiata ma giaceva già a terra, in posizione supina e perpendicolare al senso di marcia»

Davide Gallesio

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