ASTI Il dottor Maggiorino Barbero, primario del reparto di ostetricia e ginecologia all’ospedale Cardinal Massaia, è stato insignito all’Università di Pavia del premio nazionale Uomini illuminati. La sua candidatura, quale esempio di Nobil homo per l’edizione 2019, era stata promossa dalla consigliera provinciale di parità Chiara Cerrato, che aveva inviato anche la relativa motivazione. Nel documento si legge: «Primario del reparto dal 1998, porta la sua professionalità anche fuori dalle mura ospedaliere, con particolare attenzione alle situazioni di disagio economico e sociale (ad esempio, al campo nomadi e ai casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori). Tali competenze diventano una mission in Zambia, dove presta attività di prevenzione e trattamento del tumore del collo dell’utero, presso l’ospedale missionario di Chirundu».
Proprio nel campo rom di via Guerra, il dottor Barbero si era recato per fare prevenzione con il sindaco Maurizio Rasero e con il sostituto procuratore Donatella Masia che si occupa di fasce deboli. Nell’occasione, il magistrato aveva rimarcato agli abitanti del campo che i bambini devono andare a scuola, vivere la propria età e non sposarsi a quattordici anni.
Per quanto riguarda le ragioni da cui ha avuto origine il riconoscimento Uomini illuminati, spiega il presidente degli Stati generali delle donne, Isa Maggi: «Il premio nasce dalla consapevolezza che, fino a quando il dibattito di genere rimarrà solo un problema delle donne, non andrà lontano. Il genere non è solo una questione di pari opportunità, ma anche di sviluppo economico. Sono ancora troppi gli ostacoli e i decenni che dovremo affrontare prima di raggiungere una reale parità. Per ridurre la disuguaglianza di genere abbiamo bisogno di allearci con gli uomini illuminati che insieme a noi lavorino e condividano passioni e prospettive future di cambiamento».
Manuela Zoccola