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In due Fuori dai bordi

Fabrizia e Valentina realizzano poster fatti a mano e studiati sulla persona che li riceve

In due Fuori dai bordi

IMPRENDITORIA Due colleghe, un’intesa cresciuta fra caffè, aperitivi e un’idea che prende corpo per diventare qualcosa di tangibile.

Il progetto grafico si chiama Fuori dai bordi, le menti dell’iniziativa sono due ragazze braidesi, Fabrizia, 27 anni, grafica, e Valentina, 35 anni, scrittrice di copioni televisivi, passata alla comunicazione pubblicitaria.

«Non abbiamo scoperto l’acqua calda, i nostri poster prodotti a mano hanno un messaggio fatto di attenzione per la persona a cui si regalano. Protagonisti delle nostre storie sono i bambini che li ricevono». Parole e illustrazioni per un’avventura nell’immaginario infantile fra speranze, paure e fantasie, temi affrontati con lessico, colori un pizzico di serenità e qualche consiglio.

«Mi sono iscritta a un master di arte-terapia: la creatività è un medium per affrontare argomenti delicati a tutte le età». Fabrizia, laureata all’Accademia di belle arti di Torino, passa le giornate a contatto con interfacce grafiche e clienti all’ombra della totipotenza del Web. «Per fare un regalo si va su Amazon o in un centro commerciale a comprare oggetti senz’anima. I nostri poster sono anzitutto un modo per dire: “Ho scelto questo regalo per te, ho pensato a te”», prosegue Valentina. «Sarà perché sono diventata zia da poco, ma trovo triste fare regali soltanto per togliersi il pensiero».

In due Fuori dai bordi 1

Fuori dai bordi è la storia di un incontro fra le esperienze di vita diverse delle due protagoniste. «Ho lasciato scienze della comunicazione dopo il primo anno», racconta Valentina e spiega il prequel dell’avventura illustrata. «Tanti curriculum poi mi telefonano da Milano per un colloquio, ci vado e il regista della serie Camera cafè decide di assumermi. Il primo mese, tutte le sere, mi ripetevo che sarei tornata a casa ma non l’ho fatto. Quando capita un’altra possibilità come questa?». Sette anni fra le Tv nazionali, a buttar giù copioni, poi il ritorno e l’incontro con la collega. Continua Valentina: «Più si va avanti col digitale, più voglio tornare indietro, amo la grafica tradizionale e l’editoria. La parte promozionale devi farla sul Web, ma non mi vedo a fare solo la programmatrice». Un contatto via Web, una foto, qualche informazione e il gioco è fatto. «L’illustrazione mostra il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro, quello dei bambini è libertà assoluta».

Veri oggetti di design, anche nelle confezioni ricamate

Il progetto ha visto la luce a fine settembre, cinque le possibili storie-scenario “inedite” da scegliere. Obiettivo futuro: le graphic novels su poster per adolescenti e adulti. Una settimana fra la commessa e la consegna del poster che arriva a destinazione in una custodia di stoffa. «Mia madre è un’arredatrice d’interni e ha sempre tanti tessuti a disposizione, così è nata l’idea di fabbricare delle confezioni ricamate, pezzi unici, completi di busta e cartolina disegnata», spiega Valentina.

Oggetti di design dalla A alla Z, una sana dose di idealismo e l’imperante caso sono gli ingredienti. «Il nome Fuori dai bordi mi è venuto in mente mentre mangiavo un bagel al salmone in compagnia. La nostra è un’impresa controtendenza, ci mettiamo la faccia, le persone devono sapere chi c’è dietro l’opera», racconta Fabrizia, senza rinunciare all’autoironia.

«Non abbiamo ancora pensato al lato economico, è un modo per dare vita alle nostre passioni: in un secondo momento realizzeremo che dal benzinaio il gasolio lo devi anche pagare».

Davide Gallesio

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