Istituto Umberto I: un tuffo nel settore agricolo, tra tradizione e innovazione

Istituto Umberto I: un tuffo nel settore agricolo, tra tradizione e innovazione 1

ALBA All’istituto di istruzione superiore Umberto I di Alba il 2019 si è concluso con la consegna delle borse di studio per gli studenti meritevoli. Lungo l’elenco dei premiati durante la festa del 20 dicembre, diventata un appuntamento tradizionale per l’istituto, l’unica scuola superiore della Granda al cento per cento incentrata sull’istruzione agraria.

Commenta la dirigente Antonella Germini: «La nostra offerta dà sempre più spazio alle attività di laboratorio, perché l’obiettivo primario è quello di formare futuri tecnici del settore agrario con competenze tecnico-professionali di alto livello, capaci di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro. Allo stesso tempo i nostri studenti acquisiscono tutte le nozioni teoriche in materia, così da poter optare anche per il percorso universitario».

Ad Alba si trova la storica sede di corso Enotria: “Tecnica agraria con articolazione in viticoltura e enologica” è il nome della sezione, che può contare su laboratori di chimica e enologia attrezzati, oltre alla cantina sperimentala all’avanguardia. E se nella cantina ci si concentra sui processi di trasformazione, le tecniche di coltivazione vengono apprese sul campo, nei dieci ettari di vigneti che circondano la scuola. Non mancano i progetti inediti, come la collaborazione con l’istituto carcerario Giuseppe Montalto di Alba, dove vengono coltivate dai detenuti le uve del vino Vale la pena, il cui processo di vinificazione avviene nelle cantine dell’Umberto I. Massima attenzione anche alle tecniche innovative, come l’impianto di una piccola selezione di varietà viticole resistenti a malattie come la peronospora e l’oidio, al fine di studiarne le potenzialità a livello locale. I risultati della sperimentazione saranno disponibili in primavera, ma la vendemmia appena trascorsa è stata l’occasione per avviare il primo ciclo di microvinificazione.

A fine novembre, studenti e docenti hanno visitato la sede dei vivai Rauscedo, storica realtà in provincia di Udine, partner dell’iniziativa. Tutti valori condivisi con le altre sedi dell’istituto, a partire da quelle di Fossano e Grinzane Cavour, scuole professionali agrarie con specializzazione in “Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”: a Fossano, con l’azienda agraria di circa 5 ettari, il focus è sull’ambito cerealicolo-foraggero, con un micro-birrificio didattico; la sede di Grinzane è incentrata sul mondo vitivinicolo, grazie a 10 ettari di terreni e alla preziosa collezione di vitigni Dalmasso. In entrambe le sedi, al terzo anno, gli studenti hanno la possibilità di conseguire il diploma di qualifica regionale. Non mancano le opportunità nella sede di Verzuolo, indirizzo tecnico agrario con le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione dell’ambiente e del territorio”, con otto ettari di terreno e un approfondimento a trecentosessanta gradi del settore frutticolo. Infine, l’istituto comprende la nuova sede associata di Santo Stefano Belbo, sezione professionale agraria con indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”: l’obiettivo è formare figure tecniche con le opportune conoscenze dei processi di coltivazione in vigneto e di trasformazione, con particolare attenzione alla logistica della cantina e all’applicazione della moderna meccanizzazione.

Conclude la dirigente: «Tra le novità in fase di realizzazione, anche il corso serale per chi non ha concluso gli studi in agraria e che potrà in questo modo conseguire il diploma».

Per conoscere a pieno la sede di Alba, l’occasione è la giornata di scuola aperta in programma per l’11 gennaio, con orario continuano dalle 10 alle 16. A Grinzane l’appuntamento è per il 18 gennaio, dalle 15 alle 18.

Francesca Pinaffo

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