Il Governo ha deciso: ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio

Giuseppe Conte

ROMA In mattinata si è tenuta una riunione del governo con il capo della task force Vittorio Colao e, probabilmente alle 16, la convocazione della cabina di regia con gli enti locali. Entra così nel vivo il lavoro per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal 4 maggio: dovrebbe farlo tra venerdì e sabato. Per arrivare alla decisione finale, il governo terrà una serie di riunioni di confronto con tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali. I sindacati e le categorie imprenditoriali potrebbero essere convocate nelle prossime ore, per un confronto con il governo che dovrebbe svolgersi al più tardi venerdì, anche se non si escludono accelerazioni. Prima del Consiglio dei ministri sul Def in programma per stasera alle 19, Conte dovrebbe convocare, probabilmente alle 16, la cabina di regia con gli enti locali, alla quale partecipano in rappresentanza delle Regioni Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Nello Musumeci, per i Comuni Antonio Decaro, Virginia Raggi e Roberto Pella.

Ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio, con alcune singole eccezioni dal 27 aprile. E’ lo schema concordato questa mattina, a quanto si apprende, nelle riunioni a Palazzo Chigi. L’idea, su cui il governo si confronterà nel pomeriggio con le parti sociali, è far tornare al lavoro i cittadini dopo il 3 maggio ma, come già avvenuto nelle scorse settimane, si raccoglieranno le sollecitazioni su singoli settori, come la produzione di macchine agricole e industriali, che potrebbero essere autorizzati a ripart

Intanto al Senato si è tenuto un Question time con i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora rispondono sul rischio di infiltrazioni mafiose, le detenzioni domiciliari, la questione migranti e il blocco dei porti, la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.

“Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale”. Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo al question time al Senato. “Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i campionati e l’attività motoria all’aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani”. Successivamente si è tenuto un vertice tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e i massimi organismi calcistici italiani sul tema della ripartenza degli allenamenti e dei campionati ma una decisione sulle date non arriverà oggi.

Nel corso del Question Time i corso al Senato i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora rispondono sul rischio di infiltrazioni mafiose, le detenzioni domiciliari, la questione migranti e il blocco dei porti, la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.

“Sono convinto – ha proseguito Spadafora – che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, e che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile”.

“C’è un solo positivo al Covid tra i migranti sbarcati – ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – Si tratta di un egiziano arrivato con uno sbarco autonomo di 67 a Lampedusa: è stato posto in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario disporne il ricovero. Tutte le strutture del ministero, fin dall’inizio dell’emergenza, hanno applicato le misure di screening sanitario e sorveglianza per un periodo minimo di 14 giorni su chi arriva”.

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