EMERGENZA/2 «A livello interiore cosa ti fa più paura del futuro?», chiediamo. Su quasi 200 persone che hanno risposto a questa domanda on-line il 31,7% ha detto: «La crisi economica». È un dato sorprendente per varie ragioni. Primo: il pericolo di un collasso finanziario supera di gran lunga la possibilità di imbattersi in futuro in altre pandemie (solo il 7% ha scelto questa opzione), degli effetti del cambiamento climatico (3,8%), della disuguaglianza sociale (10,2%), come dei disequilibri geopolitici internazionali (5,9%), del pericolo per la salute fisica dei propri familiari (17%) e del danno per la propria salute (5,9%). Quasi nulle appaiono le paure riferite alla presenza degli stranieri e alla possibilità di patire un crescente isolamento sociale.
In un territorio più benestante della media piemontese e di quella italiana, la preoccupazione economica per il futuro potrebbe rimandare a due ordini di spiegazioni: in primo luogo, esistono gravi sacche di povertà anche qui, molto più ampie di quanto una visione superficiale potrebbe lasciare intendere.
Perciò le persone si percepiscono vulnerabili. Le inchieste di Gazzetta negli ultimi mesi supportano questa teoria. In secondo luogo, pure la fragilità e il trauma subitia partire dal 2008, anno di un’altra grave recessione economica, rappresentano ferite non ancora del tutto rimarginate, che rendono inquieti molti strati sociali, non soltanto i più poveri.
r.a.
- La nostra vita dopo il coronavirus muterà in modo davvero radicale
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