Ceresole: a cascina Cabasse nascono cosmetici bio a base di lavanda

Ceresole: a cascina Cabasse nascono cosmetici bio a base di lavanda
I caratteristici campi di lavanda di Cascina Cabasse.

CERESOLE Nell’ambito delle piccole realtà provinciali si possono talvolta scoprire peculiarità uniche, che conferiscono una connotazione originale a un determinato contesto: è il caso di cascina Cabasse, che sorge nella frazione omonima, dove Gabriele Prato, giovane consulente del lavoro albese, ha dato vita a un’attività di coltivazione della lavanda, poi utilizzata come base di prodotti biologici per la cosmesi.
La frazione, che sorge a qualche chilometro di distanza dal centro di Ceresole, si presenta infatti come un piccolo angolo di tranquillità, immersa nella campagna, tra campi coltivati a granoturco, testimonianze di storia locale (i resti della settecentesca chiesa della Madonna della neve sono visibili appena a due passi dalla cascina) e particolari contesti di produzione, come quello della lavanda o, poco più in là, dei fiori di loto presso la cascina Gallina.  È stato l’amore per una ragazza ceresolese, poi divenuta sua moglie, a far scoprire a Gabriele la frazione Cabasse. Classe 1981, residente a Piobesi, Gabriele nel 2015 ha dato l’avvio alla coltivazione della lavanda. Oltre a essere una sua grande passione, questa attività gli permette di staccare da un contesto lavorativo che è completamente all’opposto rispetto a quello contadino. Si tratta, dunque, di un modo per rigenerare le forze.

La linea cosmetica, e dunque il marchio registrato “Cascina Cabasse”, nascono invece nel 2018. La partecipazione, nel settembre dello scorso anno, alla fiera bolognese Sana, rivolta a prodotti biologici e naturali, gli ha permesso di farsi conoscere anche al di fuori del contesto regionale. Oggi, Prato prosegue la propria attività (che vorrebbe ampliare a nuove coltivazioni), con la vendita dei cosmetici sul sito di cascina Cabasse. Proprio nel giorno di fine raccolta, abbiamo incontrato Gabriele per un’intervista.

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Gabriele, com’è nato questo progetto?
«Il tutto è nato cinque anni fa, da una mia passione per le erbe officinali e per la cosmesi, coniugata a un fattore di benessere legato alla coltivazione: la cosmesi è stata dunque il matrimonio perfetto tra le mie passioni. Dal 2018 ho avviato la produzione di cosmetici a base di lavanda, con l’obiettivo di ampliare ad altre erbe, e ho registrato il marchio Cascina Cabasse».

Quali sono i valori che ispirano il tuo lavoro?
«Sicuramente, essendomi innamorato di questa zona, è importante il legame col territorio. Il mio prodotto deve, inoltre, parlare di natura: la cosmesi che propongo è priva di sostanze come petrolati e siliconi. Infatti, alcuni tra i cosmetici sono certificati come biologici. Inoltre, non utilizziamo, in fase di coltivazione, erbicidi o pesticidi».

Come avviene la produzione di questi cosmetici?
«Naturalmente si inizia dalla raccolta della lavanda, che avviene proprio in questo periodo, ovvero al culmine del tempo balsamico (il momento in cui la lavanda produce il massimo dell’olio essenziale, nda). Si passa poi alla distillazione, che avviene in loco, durante la quale viene estratto, per mezzo di un alambicco, l’olio essenziale che provvediamo poi a portare a un laboratorio di Ceva per la creazione di cosmetici, che avviene miscelando l’olio con prodotti come il burro di karité».

Hai accennato a un possibile ampliamento dell’attività: novità in vista?
«In realtà avrei voluto dar vita a delle coltivazioni di nuove piante officinali, come calendula e camomilla, già a partire da quest’anno, ma non è stato possibile a causa del Covid-19. Insieme a questa, un’altra idea per il futuro è creare un percorso sensoriale tra le varie erbe».

Dennis Bellonio

 

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