DOGLIANI La comunicazione riparte da Dogliani, con il Festival della Tv e dei nuovi media, costretto a rinviare la nona edizione da maggio a settembre, a causa dell’emergenza sanitaria. Il paese si trasformerà in un palco in cui discutere sull’universo dei mezzi di comunicazione, digitali e no, e in generale di tutto ciò che è informazione e intrattenimento.
Sono venti gli incontri in programma dal 4 al 6 settembre, tutti in presenza, per un totale di sessanta ospiti: «Nonostante tutte le difficoltà, abbiamo deciso di esserci dal vivo, in quella che è la dimensione che da sempre caratterizza il nostro evento. Com’è intuibile, non sarà il festival che sarebbe stato a maggio: ci saranno nuove regole da rispettare per la sicurezza di tutti e soprattutto abbiamo dovuto rivedere la dimensione numerica, ma questo non ha inficiato in alcun modo il programma, che sarà come sempre ricco e di altissimo profilo», spiegano dall’organizzazione, curata da Simona Arpellino e Federica Mariani. A fare da filo conduttore sarà il tema #Mediaforfuture, cioè il ruolo che la comunicazione e l’informazione hanno nel raccontare e spiegare temi come l’ambiente e la sostenibilità, per cercare di comprendere insieme che i modelli di vita attuali non sono più compatibili con le risorse naturali disponibili e che servono scelte etiche efficaci. «I media possono avere un ruolo decisivo nel sostenere questo processo di consapevolezza: per questo il mondo dell’informazione dovrebbe abbandonare la strada più semplice e puntare invece a una visione d’insieme in questa direzione».
Non mancherà un focus sul ruolo che gli attori della comunicazione hanno avuto fin dall’esordio della pandemia, «sempre con un approccio costruttivo e senza filtri», come precisano dall’organizzazione. Le occasioni di approfondimento non mancheranno, grazie a ospiti provenienti dai diversi settori dell’informazione, dal giornalismo alla televisione, dalla cultura allo sport, da chi lavora dietro alle quinte a chi ogni giorno entra nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo.
Venerdì 4 settembre il festival sarà inaugurato da Alessandro Borghese, alle 15.30, con la collega Angela Frenda e Alessandra Comazzi. Alle 17.45, Carlo De Benedetti – che ha appena dato vita a un nuovo giornale, Domani – e Urbano Cairo – editore delle testate Rcs e di La7 – si confronteranno sul futuro dell’informazione tra digitale e cartaceo, per poi entrare alle 21.30 nel vivo del tema di questa edizione grazie al dialogo tra il fondatore di Slow food Carlo Petrini e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio a proposito del destino del pianeta, tra ambiente, sostenibilità ed educazione. Tra gli appuntamenti della giornata (ore 19), il ricordo di Giorgio Bocca a cent’anni dalla nascita, grande giornalista e scrittore molto legato alla cittadina e alle Langhe, dove trascorse anche parte della sua esperienza nella Resistenza nelle file di Giustizia e libertà. L’incontro sarà introdotto dalla figlia Nicoletta, produttrice di vino, che a Dogliani è anche vicepresidente del consorzio Bottega del vino Dogliani.
Il giorno seguente, sabato 5 settembre alle 15, Aldo Cazzullo intervisterà Amadeus, dal successo del Festival di Sanremo 2019 a programmi cult come I soliti ignoti; alle 17.45 passaggio al mondo della radio, con Linus e Nicola Savino, dal 1991 al timone della trasmissione Dj chiama Italia. Tra i due incontri non poteva mancare un momento di approfondimento sulla situazione politica, con la presenza di diversi direttori di quotidiani.
Per domenica 6 settembre, è da segnare in agenda l’incontro delle 14.30 intitolato “Media for future”, con la partecipazione di rappresentanti di aziende pubbliche e private che hanno messo in atto politiche sostenibili, che spiegheranno il modo in cui queste ultime sono state comunicate. Sul palco, ci sarà anche il climatologo Luca Mercalli. E se alle 15.45 si parlerà di giornalismo d’inchiesta, alle 17 il mondo del calcio sarà al centro, con i conduttori Luigi Pardo di Mediaset e Diletta Leotta di Dazn.
Il festival sarà in piazza Umberto I, la principale di Dogliani. Non ci sarà la tensostruttura, che avrebbe ridotto in modo eccessivo la partecipazione del pubblico, ma una platea all’aperto, con le sedie disposte su tutta la piazza nel rispetto delle regole del distanziamento; in caso di pioggia gli appuntamenti saranno spostati al cinema Multilanghe.
Francesca Pinaffo