VEZZA Eravamo abituati a percorrere l’ex statale 29, da Vezza verso Canale e, alzando gli occhi, vedere i turisti al torion, punto panoramico gestito dall’omonima associazione. La struttura è da qualche tempo inagibile a causa del cantiere dedicato alla sua ristrutturazione. A occuparsene è la famiglia Ceretto, che ha acquistato la struttura dal Comune, che l’aveva in comodato d’uso, con la promessa di ripristinare la torre e renderla un punto di riferimento non soltanto per Vezza ma per l’intero Roero. Spiega il sindaco Carla Bonino: «La torre diverrà un simbolo non solo del territorio, ma anche dell’agricoltura e di tutta la produzione del nostro territorio. Le colline intorno sono colme di vigneti e flora e speriamo che i turisti, quando potranno risalire il pendio, avvertiranno il profondo legame col territorio che la torre vuole trasmettere. E il merito di ciò sarà tutto della famiglia Ceretto».
La ristrutturazione ha finora rimodellato la strada e ha messo il torrione in sicurezza. Il 15 settembre la Soprintendenza andrà a effettuare un sopralluogo per valutare come proseguire nell’intervento sulla facciata e sulla parte attorno. Spiega Roberta Ceretto: «Non sapremo quando sarà possibile aprirla al pubblico. Purtroppo non dipende da noi, ma dalle disposizioni governative. Quello che è certo è che stiamo facendo il possibile per riportare la torre nelle condizioni migliori». La previsione è di finire il recupero nel 2021, tra la primavera e l’estate, con una novità. «Un’opera realizzata da un artista di fama mondiale sarà aggiunta al sito. Non posso rivelare chi è, ma sarà una bellissima sorpresa», conclude Roberta Ceretto.
Valentina Pavese