Nocciole: prezzi in discesa, in Piemonte continuano le storture

Lo denuncia in un comunicato la Coldiretti Piemonte: «Assurdo che il prezzo delle nocciole turche resti stabile».

Nocciole: i primi prezzi dell'annata vanno da 340 a 360 euro

TORINO Continuano le storture nel mondo delle nocciole made in Piemonte: scendono, infatti, i prezzi, rispetto a due settimane fa, sia per la nocciola Piemonte Igp, sia per la Tonda gentile trilobata. A livello nazionale, il Piemonte gioca un ruolo importante nell’ambito corilicolo con la nocciola Piemonte Igp, un’eccellenza del patrimonio gastronomico piemontese e, dal punto di vista organolettico, di elevata qualità con numeri importanti: duemila aziende con 23mila ettari di superficie coltivata, per una produzione totale media di oltre duecentomila quintali.

«Lo scenario è ancora più assurdo rispetto al fatto che i prezzi delle nocciole turche, invece, sono pressoché stabili», sottolineano il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, e il delegato confederale Bruno Rivarossa. «Sappiamo, grazie al lavoro svolto proprio in Turchia dal giornalista Stefano Rogliatti, che la nocciola turca, in concorrenza sleale con quella piemontese, viene prodotta in condizioni di sfruttamento e con metodi estremamente diversi e rischiosi per la salubrità del prodotto, ne sono un esempio i metodi di raccolta in climi particolarmente umidi e, ancora di più, i sistemi di essiccazione molto rudimentali praticati addirittura lungo le principali vie di comunicazione».

Si legge ancora nel comunicato: «Una situazione, quindi, insostenibile e paradossale per i nostri produttori che, invece, restano penalizzati pur producendo una qualità eccellente che rende le nostre nocciole il fiore all’occhiello del made in Piemonte. Per questo è necessario che gli  sgusciatori prendano coscienza della realtà, anche attraverso il documentario di denuncia che abbiamo voluto realizzare, e diano sostegno concreto, attraverso un’equa remunerazione dei corilicoltori e del loro costante lavoro, alla nostra produzione».

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