Truffe con i bancomat anche in Piemonte. Arrestate cinque persone a Bologna

Prelievi con il bancomat rubato: le telecamere permettono di individuarli

BANCOMAT Hanno messo a segno, tra aprile 2019 e marzo di quest’anno, una novantina di colpi in Piemonte e altre regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige Lazio e Campania), per un bottino complessivo di 400mila euro. Ora, con l’operazione Banco matto, i Carabinieri di Bologna, coordinati dai magistrati, hanno eseguito un’ordinanza di detezione in carcere nei confronti di cinque persone per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, alla truffa, al possesso e alla fabbricazione di documenti di identificazione falsi oltre a misure patrimoniali come conseguenza dei reati di riciclaggio e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento. Altre sei persone sono indagate a piede libero.

Il gruppo rubava le buste con le nuove tessere bancomat spedite da un istituto di credito direttamente dai compartimenti postali; sulle modalità del furto sono ancora in corso accertamenti. I clienti venivano contattati da un falso dipendente della banca che riferiva di problemi con l’invio della tessera e invitava, con raggiri, a digitare sulla tastiera del telefono il pin della carta magnetica, che per prassi l’istituto inviava tramite sms. Una volta in possesso di tessera e codice il bancomat veniva attivato nel territorio di residenza del correntista e iniziavano i prelievi dagli sportelli automatici e anche bonifici su card prepagate aperte con documenti falsi.

Ansa

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