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Trappole in oasi protetta, denunciati bracconieri

Scoperti nel torinese, grazie alla segnalazione di escursionisti

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BRACCONAGGIO  Avevano posizionato lacci e trappole per cacciare abusivamente all’interno dell’Oasi di protezione faunistica dei Laghi di Caselette, nel torinese, e in uno di questi era rimasto imprigionato e ucciso un capriolo.

Ad accorgersene, due escursionisti grazie ai quali è partita un’operazione della Polizia metropolitana, delle Guardie Ecologiche Volontarie e delle Guardie Zoofile della Lac che ha portato alla denuncia di due bracconieri.

I due erano riusciti a installare una ventina di lacci-trappola per la cattura di cinghiali, caprioli, volpi e lepri e sono stati individuati attraverso un’apparecchiatura fotografica di sorveglianza nascosta tra la vegetazione dalle guardie.

«Si tratta di un episodio agghiacciante di crudeltà verso gli animali – sottolinea la consigliera metropolitana delegata ad ambiente, parchi e aree protette e alla tutela della fauna e della flora, Barbara Azzarà – , scoperto grazie al senso civico di due cittadini, alla competenza professionale e all’esperienza del personale della Polizia metropolitana, delle Gev e delle Guardie volontarie della Lac. Dobbiamo ribadire con forza che coloro che si macchiano di tali delitti non possono farla franca e offendere impunemente la fauna selvatica. Invitiamo i cittadini a segnalarci casi sospetti».

(Ansa)

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