Primo giorno di servizio per la delegazione israeliana di medici e infermieri

Primo giorno di servizio per la delegazione israeliana di medici e infermieri

VERDUNO Oggi, giovedì 3 dicembre, la delegazione medica israeliana – composta da 7 medici, 12 infermieri e due accompagnatori provenienti dall’ospedale Sheba medical center – ha preso servizio all’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno. Il personale, che presterà gratuitamente la propria attività a supporto del sistema sanitario locale, sarà impegnato nelle attività svolte nel Dipartimento di emergenza e accettazione e nel reparto Covid.

«Sarà un punto di partenza, l’inizio di una collaborazione tra le due organizzazioni sanitarie, oltre che un supporto di notevole importanza che ci è stato messo a disposizione», ha detto Massimo Veglio, direttore generale dell’Asl Cn2 accogliendo la delegazione.

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«Da anni, come è avvenuto con l’ospedale da campo allestito in Mozambico, è attiva la collaborazione tra due realtà di primo piano del soccorso sanitario internazionale: l’ospedale Sheba medical center, il più grande ospedale di Israele che cura ogni anno un milione di pazienti, e la maxi emergenza della Regione Piemonte», spiega Luigi Genesio Icardi, assessore alla sanità. «Grazie a loro, la sanità non conosce confini e non possiamo che ringraziarli per quanto hanno fatto e faranno per noi e per tutti, nel segno del reciproco aiuto, così come è doveroso il ringraziamento a tutto il personale sanitario che non si è mai tirato indietro in questi mesi».

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Parole di fratellanza sono arrivate dall’ambasciatore di Israele, Dror Eydar: «Il nostro personale sanitario si metterà all’opera per una sacra missione: salvare vite umane in questa guerra contro il coronavirus. Israele è appena uscito dal secondo lock-down e siamo felici di tendervi una mano per affrontare questo sforzo insieme, in nome dell’amicizia che lega Israele e Italia».

Il presidente della regione Alberto Cirio ha sottolineato che «sebbene ci siano segnali importanti relativi alla stabilizzazione della curva dei contagi, la situazione rimane comunque delicata e un sentito ringraziamento va al nostro personale, che si è dedicato anima e corpo a questa causa».

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