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Asti-Cuneo: il consiglio regionale prova a fare il conto dei mesi che mancano

Asti-Cuneo: il consiglio regionale prova a fare il conto dei mesi che mancano

AUTOSTRADA Nel corso del Consiglio regionale di mercoledì 20 gennaio Maurizio Marello, consigliere del gruppo Pd, ha proposto un’interrogazione a risposta immediata riguardo al cronoprogramma dei lavori per la conclusione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo.

«Nelle ultime settimane ha avuto una forte risonanza mediatica la notizia della firma del ministro dell’economia Gualtieri dei cosiddetti atti aggiuntivi, adempimento burocratico per l’attivazione del cantiere del lotto II.6 Alba-Cherasco», ha spiegato Marello in avvio di discussione.

Gli ultimi accordi tra il Governo e la società concessionaria prevedono la divisione del tratto mancante (circa nove chilometri) in due lotti. «Il primo tra Alba e Verduno (circa 5 chilometri, compreso il casello all’altezza del nuovo ospedale) può partire e in base alle dichiarazioni lette sui media necessiterebbe di 2 anni e mezzo di lavori», aggiunge Marello. «Per il secondo lotto (poco più di 4 km) invece è prevista la sostituzione della galleria sotto la collina di Verduno con un percorso a cielo aperto che prevede la costruzione di viadotti. Per tale ultima soluzione tecnica, da quanto si sa, a oggi ci sarebbe soltanto un progetto preliminare e quindi occorre redigere i progetti definitivo ed esecutivo ed avviare tutte le necessarie procedure anche per la valutazione dell’impatto ambientale. Tale iter, esperienza insegna, non è né breve e né semplice», ha ricordato il consigliere del Pd.

Autostrada Asti-Cuneo: il Cipe non decide
Il tracciato dell’autostrada Asti-Cuneo

A proposito delle tempistiche perciò ha aggiunto: «Nei giorni scorsi il presidente Cirio ha dichiarato alla stampa che l’opera potrebbe essere ultimata entro la fine del suo mandato (maggio 2024), mentre nei mesi scorsi, in particolare nell’ambito della conferenza stampa tenutasi al castello di Grinzane Cavour, mi pare, ed ero presente, che i vertici della concessionaria avessero parlato di tempi decisamente più lunghi. Peraltro, il presidente già nel luglio 2019 aveva avuto modo di dichiarare pubblicamente a Canale, intervenendo al Premio giornalistico del Roero, che i cantieri sarebbero partiti entro l’estate (ovviamente del 2019), cosa che poi non è avvenuta».

Oggettivamente sussistono ancora tutta una serie di variabili temporali da considerare, quali la data di effettivo inizio dei lavori, i tempi di progettazione del secondo sub lotto e quelli per arrivare alla sua effettiva cantierabilità, la concreta fattibilità del passaggio in superficie, i tempi per il significativo “restyling” della tangenziale di Alba (strada provinciale 3bis), oggi superstrada, che dovrà essere adeguata alle caratteristiche autostradali.

«Lo sblocco della situazione, dopo anni di stallo, verificatosi in particolare grazie al lavoro degli ultimi governi (Gentiloni, Conte 1 e Conte 2)  rispettivamente con i ministri delle infrastrutture Delrio, Toninelli e De Micheli, costituisce una novità importante per un’opera incompiuta da troppo tempo – ha concluso l’esponente Dem – tuttavia, la cittadinanza, anche in ragione della lunghissima attesa, delle tante promesse e dei reiterati annunci della politica rimasti lettera morta, ha diritto non solo di sapere “se” e “come” si finirà l’autostrada, ma anche “quando” sarà ultimata e percorribile con un ragionevole certezza».

All’interrogazione l’assessore Gabusi ha risposto con queste parole: «Abbiamo la certezza di essere arrivati sostanzialmente al termine dell’iter: siamo in attesa della registrazione alla Corte dei conti affinché partano ufficialmente i cantieri, ma credo si tratti di una questione di pochi giorni.  Da quel momento il cronoprogramma per il completamento del lotto II.6 B (Cantina di Roddi-Verduno) è di 30 mesi, circa 2 anni e mezzo.  Per quanto riguarda il secondo lotto siamo nell’alveo delle ipotesi ma riteniamo che nel corso del 2022 si possa completare l’iter burocratico a partire dal quale prevediamo un cronoprogramma analogo per i lavori di circa 2 anni e mezzo.

«Ritengo quindi le previsioni del presidente Cirio realistiche», ha concluso l’assessore, «L’attuale amministrazione regionale (in carica fino a maggio 2024) non inaugurerà il primo lotto ma lo vedrà utilizzato, così come, auspicabilmente anche il secondo».

La situazione dell’Asti-Cuneo

TRONCO 1 – 32,001 km da Cuneo all’autostrada A-6 Torino-Savona
LOTTO DENOMINAZIONE KM STATO AVANZAMENTO
1.6 Tangenziale di Cuneo 7,551 Conferenza dei servizi
1.5 Cuneo-Statake 231 3,808 Aperto al traffico
1.4/3 Cuneo-Castelletto Stura-Consovero 10,213 Aperto al traffico
1.2 Consovero-Perucca 5,89 Aperto al traffico
1.1 Perucca-Massimini 4,54 Aperto al traffico
TRONCO 2 – 58,202 km da Asti all’autostrada A-6
LOTTO DENOMINAZIONE KM STATO AVANZAMENTO
2.1b Asti Est-Rocca Schiavino 6,65 Integrazione progetto definitivo
2.1 dir Rocca Schiavino-Asti Ovest 5,2 Progetto preliminare
2.1a Rocca Schiavino-Isola d’Asti 2,23 Aperto al traffico
2.2 Isola d’Asti-Motta 6,684 Aperto al traffico
2.3a Motta-Govone 4,907 Aperto al traffico
2.3b/4 Govone-Neive-Guarene 6,138 Aperto al traffico
2.5 Guarene-Roddi 6,158 Progetto definitivo
2.6 Roddi-Diga Enel 8,888 Progetto esecutivo
2.7 Diga Enel-Cherasco 4,583 Aperto al traffico
2.8 Cherasco-A/6 Marene 6,764 Aperto al traffico
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