Casa della salute: per i lavori servono 16 milioni di euro

Casa della salute: per i lavori servono 16 milioni di euro

BRA È il centro vaccinale di maggior rilievo del territorio braidese, ospita al suo interno alcuni servizi importanti, rientra nella progettualità dell’Asl Cn2 ed è stata citata anche nei “desiderata” dell’Amministrazione comunale, consegnati per la stesura regionale del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La casa della salute braidese, ospitata nei locali dell’ex ospedale Santo Spirito, non ha ancora trovato una sua fisionomia definitiva. Il dottor Mario Traina, direttore sanitario dell’Asl Cn2, spiega: «L’immobile del Santo Spirito, di proprietà dell’Asl e della Regione, è attualmente in vendita, anche se al momento non ha trovato acquirenti. Come azienda sanitaria locale, stiamo pensando di chiedere di modificare la norma regionale, per trasformarlo in modo definitivo nella casa della salute braidese, analogamente a quanto intendiamo fare ad Alba. Per fare ciò dovremo apportare le necessarie trasformazioni, in modo da rendere lo stabile davvero funzionale alla necessità». Il restyling funzionale, elaborato dall’ufficio tecnico dell’Asl Cn2, prevede lavori per oltre 16 milioni di euro.

Il sindaco Gianni Fogliato: «Ho avuto modo di parlare con Giandomenico Genta, presidente della fondazione Crc, e con Giovanni Quaglia, presidente di fondazione Crt, in merito ai fondi che la Ream Sgr (società di gestione del risparmio) intenderebbe investire nel Santo Spirito, per renderlo idoneo a essere una vera casa della salute con il potenziamento della medicina di prossimità, con la piena operatività dei servizi presenti e con la creazione di una serie di ambulatori dei medici di medicina generale, che potrebbero davvero fare rete con i pediatri e gli infermieri».

A oggi, seppure in locali a volte adattati, sono attivi il Cup (centro unico prenotazioni), il punto prelievi, la radiologia (radiografie ed ecografie), la senologia (mammografia ed ecografia) con specialisti che si occupano del progetto Prevenzione serena, la medicina dello sport, il consultorio familiare, ostetrico e neonatale per il “percorso nascita”, la riabilitazione e recupero funzionale, la guardia medica. Completano l’offerta sanitaria l’hospice, una postazione del 118, un ambulatorio infermieristico, la direzione e gli uffici del distretto e ben 18 medici – dedicati al territorio braidese – dell’Usca (unità speciale di continuità assistenziale per il Covid-19).

Conclude il sindaco Fogliato: «Anche tutti gli ambulatori e gli uffici di via Goito saranno poi trasferiti al Santo Spirito e la palazzina che oggi li ospita andrà all’asta. Bra deve avere una struttura funzionale, per far sì che il ricorso all’ospedale Ferrero avvenga solo per gravi necessità».

Valter Manzone

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