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Italia nostra chiede di preservare dall’autostrada la tenuta di Pollenzo e il molino Roggeri

La simulazione grafica del viadotto dell'autostrada Asti-Cuneo

AUTOSTRADA In merito al progetto del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo interviene anche la sezione regionale di Italia nostra. La presidente Adriana Elena My ha chiarito le criticità del progetto che, secondo l’associazione ambientalista, riguardano «un’infrastruttura dimensionata per un flusso di traffico di oltre 26mila veicoli al giorno, ben al di sopra delle reali necessità, con un piano economico finanziario bisognoso di continui aggiustamenti, tali da portare al lungo blocco dei lavori».

Italia nostra, che aderisce all’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero, è preoccupata per il danno paesaggistico provocato dall’autostrada, la quale si inserisce nella buffer zone Langhe del Barolo. Inoltre, in prossimità del luogo dove verrebbero costruiti gli impalcati (non previsti nel progetto originale), c’è  la tenuta reale di Pollenzo, riconosciuta dall’Unesco nell’ambito delle Residenze sabaude.

«Gli abitanti delle Langhe e del Roero desiderano fortemente, come tutti, il completamento dell’opera, ma non vogliono l’adozione di una soluzione qualsiasi, non concepiscono che venga terminata peggio un’opera concepita e realizzata male», spiega la presidente di Italia nostra, che aggiunge: «La soluzione per fare tutto per bene e rapidamente esiste: si tratta dell’ipotesi della galleria a due fornici con carreggiata ridotta che ha completato da tempo tutto il processo autorizzativo, concluso dopo lunghi anni di trattative e numerose conferenze dei servizi».

Così facendo, si risparmierebbe suolo riducendo la carreggiata al minimo previsto dalle norme e si garantirebbe la gratuità del percorso da Castagnito a Cherasco. Inoltre, la disponibilità dei fondi del Nextge Eu risolverebbe il problema finanziario: «La provincia di Cuneo ha richiesto 357 milioni di euro per realizzare infrastrutture essenziali. La metà di questi sarebbero più che sufficienti per completare l’opera. In alternativa potrebbe essere messa in vendita la quota del 35% detenuta da Anas nella società Autostrada Asti-Cuneo Spa, risolvendo così anche un annoso conflitto di interessi».

Intanto, la sezione braidese di Italia nostra ha richiesto formalmente alla Soprintendenza dei beni culturali del Piemonte di apporre un vincolo paesaggistico al molino Roggeri, sito in frazione Rivalta di La Morra e situato a pochi metri dal ponte Carloalbertino sul Tanaro: il fabbricato, costruito nel 1814, rischia l’abbattimento in vista dei lavori dell’autostrada.

Maurizio Bongioanni

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