Calo di fatturato per piccole e medie aziende piemontesi è tra l’uno e il dieci per cento

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IMPRESE Il 38 per cento delle piccole e medie imprese piemontesi ha registrato, a causa della pandemia, una riduzione di fatturato tra l’uno e il dieci per cento, ma nel complesso per circa un quarto delle aziende attive c’è stata una piccola e media crescita. Almeno la metà si aspetta nel prossimo futuro di superare i livelli di esportazioni precrisi, il 70 per cento ritiene positivo l’andamento della propria azienda all’estero. Sono questi alcuni dei dati emersi ieri, martedì 13, al convegno Piemonte per un futuro internazionale promosso dalla Regione Piemonte con Confindustria, Unioncamere Piemonte e The european house Ambrosetti, svoltosi al Centro internazionale di formazione dell’Ilo a Torino.

Cirio: «Nessun’altra regione italiana offre una simile rete di imprese, sostegno pubblico, università e innovazione».

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Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il presidente del Piemonte Alberto Cirio, a conclusione dell’incontro, ha commentato: «L’ottimismo delle nostre aziende e il dinamismo del mondo delle imprese piemontesi che sono state rilevate durante questo incontro conferma le potenzialità di questa regione nella quale, ed è quello che dobbiamo far capire agli investitori internazionali, conviene investire. Nessun’altra regione italiana offre una simile rete di imprese, sostegno pubblico, università e innovazione. Lo dirò anche al Primo ministro Draghi nell’incontro che ho chiesto e che spero avvenga al più presto. Venire in Piemonte conviene a chi investe. Guardando oltre alla delusione per Stellantis e alla discussione sulla sede del Centro per l’intelligenza artificiale, la nostra regione deve intraprendere un grande piano di riqualificazione che coinvolga le quattro gambe del nostro futuro: l’auto, la nascita del Parco della salute, lo sviluppo della Città della scienza a Grugliasco e della Città dell’aerospazio».

L’assessore regionale Ricca afferma: «È nei momenti difficili che bisogna investire»

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L’assessore Fabrizio Ricca.

L’assessore regionale all’internazionalizzazione Fabrizio Ricca ha aggiunto: «Specialmente in momenti come questi, segnati da una forte spinta alla transizione tecnologica e da mutamenti importanti dell’economia globale, che il ruolo delle istituzioni deve farsi parte attiva al fianco di imprese e imprenditori per guidare lo sviluppo dell’economia del territorio. È nei momenti difficili che bisogna investire. Più esportazioni e più posti di lavoro per un Piemonte che torna grande. Quello che cerchiamo di fare anche grazie a eventi come questo, che promuovono il confronto tra attori di primo piano dell’economia locale e nazionale, è elaborare tutti insieme delle strategie importanti per fare in modo che il mercato estero sia alla portata di chiunque voglia raggiungerlo».

Gay (Confindustria Piemonte): «Le aziende piemontesi hanno vinto la sfida più difficile di questa pandemia, mantenere la loro forte vocazione alle esportazioni»

Calo di fatturato di piccole e medie aziende piemontesi tra l'uno e il dieci per cento
Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

Secondo Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, «le aziende piemontesi hanno vinto la sfida più difficile di questa pandemia, mantenere la loro forte vocazione alle esportazioni. I nostri imprenditori stanno infatti avendo la conferma che investire su innovazione competenze e qualità, è stato determinante per proseguire ad avere successo all’estero. Questa è la via maestra per continuare a crescere. La nostra recente congiunturale ha confermato questa tendenza, con una maggioranza crescente di aziende che prevede aumenti del fatturato dall’estero, particolarmente nella manifattura, il cuore della nostra industria».

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