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Le riflessioni del Mahatma sulla nostra fede in Gesù

Le riflessioni del Mahatma sulla nostra fede in Gesù

LIBRO «Se la mirabile nascita è un evento eterno, anche la croce lo è; in questa vita in tempesta. Non possiamo pensare alla nascita senza meditare sulla morte in croce. Cristo vivente significa croce vivente: senza di essa la vita è una morte vivente»: potrebbe essere una massima scritta da un pio cristiano in qualunque momento della storia della Chiesa, invece è stata scritta da Gandhi.

LE MIE PAROLE AI CRISTIANI
Gandhi
Edizioni San Paolo
224 pagine
9,90 euro

Il Mahatma, conosciuto da tutti come uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, la resistenza all’oppressione tramite la disobbedienza civile, grazie alla quale riuscì a portare l’India all’indipendenza. Desiderava sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che gli erano più cari, in particolare il superamento delle caste e dell’intoccabilità. Anche la sua religiosità mirava principalmente a formare e a vivere una morale, la sua era una visione etica.Le riflessioni del Mahatma sulla nostra fede in Gesù 1

Durante la sua vita (1869-1948), ebbe molti rapporti col mondo cristiano, lesse il Vangelo e rimase affascinato da Gesù «il più alto esempio di colui che desidera dare tutto senza chiedere nulla in cambio». Gandhi era carico di fede in Dio, era pieno di speranza nell’umanità e in un mondo migliore, il suo cuore traboccava d’amore per ogni essere vivente. Per lui il testo fondamentale dell’induismo era il Bhagavadgita (Canto del beato) «paragonabile per autorità e modalità d’approccio al Vangelo», grazie al quale definiva la sua fede come «una ricerca incessante della Verità». Gandhi identificava Dio con la Verità e non si limitava a un concetto filosofico.

La ricerca di Dio è aperta a tutte le religioni, e anche se del cristianesimo non comprendeva tutto, salvò il Discorso della montagna e la contemplazione della croce. Questo gli bastava e invitava i molti cristiani con cui ogni giorno condivideva la vita a vivere la loro fede con semplicità. Un libro che raccoglie vari testi in cui il grande Mahatma parlò di Dio e, in particolare del Dio cristiano, del fascino che ne subì, delle sue difficoltà ad accogliere ed elaborare alcune tematiche, delle sue critiche ad alcuni aspetti mondani della Chiesa.

«Mostratemi il Dio che vive oggi», è la provocazione che l’autore fa a ciascun lettore, invitandolo a riflettere sull’essenziale della fede. Un bell’esercizio di dialogo interreligioso per guardare oltre i nostri orizzonti e accorgerci che non ci siamo solo noi, uscire dalle proprie chiusure per dialogare con chi la pensa diversamente da me e scoprire i punti in comune per costruire un mondo basato sulla fratellanza tra tutti gli uomini.

Walter Colombo

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