GRINZANE CAVOUR Giovedì 28 ottobre si è svolto, al castello di Grinzane, il convegno “Nocciola Piemonte Igp delle Langhe. Dall’eccellenza sensoriale all’Accademia della nocciola”. Dagli interventi è emersa l’esigenza di ottenere un riconoscimento ufficiale del prodotto coltivato sulle colline langarole.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Luca Ferrua. Nel primo intervento, tenuto dal presidente Centro studi assaggiatori della nocciola Luigi Odello, si è cercato di dimostrare la superiorità della nocciola di Langa rispetto a quelle coltivate in pianura e in Turchia. Per farlo, Odello ha riportato i dati emersi dalle analisi sensoriali.
Il vicepresidente regionale Fabio Carosso e il presidente dell’Ente fiera della nocciola e prodotti tipici dell’alta Langa Flavio Borgna hanno evidenziato che, un eventuale nuovo marchio, sarà «spendibile in ambito internazionale e utile alla contrattazione di un prezzo equo».
Roberto Carcangiu, a capo dell’associazione nazionale cuochi italiani, collegandosi da casa ha parlato della possibilità di «usare la nocciola anche per piatti salati, essendo un ingrediente molto versatile». Claudio Grigoletto, presidente dell’Accademia gelato italiano, ha parlato dell’importanza della nocciola delle Langhe nella gelateria. «La nocciola Piemonte è bella e rotonda e si adatta perfettamente a essere usata intera».
Dell’importanza di una strategia di marketing digitale per la valorizzazione della nocciola delle Langhe ha parlato l’esperto Massimo Giordani. «Analizzando i dati, si scopre che il termine “nocciola” è molto ricercato su Google, soprattutto all’estero. Il mondo ha fame di nocciole e la scarsità di produzione, in questo caso, è un fattore positivo che ne accresce il valore. Riguardo alle reti sociali, la Tonda e gentile delle Langhe, così rotonda e perfetta, è molto fotogenica, anzi, direi socialgenica».
Davide Barile
