Abitare il piemontese: l’ultima parola dell’anno è Liàm

Scopriamo perché il preventivo viene detto "Paciàra" in piemontese

LIÀM Letame, concime naturale; fertilizzante organico, composto da sterco animale e paglia.

Se fosse una rubrica musicale o internazionale, la parola di oggi potrebbe sembrarci un gagliardo nome proprio, magari riferito al noto cantautore degli Oasis, Liam Gallagher. Trattando invece di lingua piemontese, liàm tratta tutt’altro, ma non meno importante. Una parola che merita rispetto, nonostante luoghi comuni e immaginario facciano pensare a qualcosa di repulsivo.
Qualche settimana fa abbiamo parlato del bue e quanto fosse importante per la società rurale piemontese e di conseguenza anche quella cittadina. La campagna in primis, beneficia della concimazione naturale. Benintesi, liàm è di semplicissima traduzione letterale: composto dato da sterco animale (deiezioni liquide e solide) e paglia, ottimo fertilizzante naturale, usato ancora oggi specie nelle stagioni secche per molte coltivazioni vegetali. Un sinonimo è drugia. L’etimologia di liàm e del suo corrispondente italiano letame è latina: laetamen, derivato di laetare, da cui lieto, gioioso e soprattutto fertile.

Chiaramente non possono mancare proverbi o modi di dire che tirano in ballo il liàm e i suoi derivati, a cominciare da questo monito dedicato agli avari: Ij sòd son paid o liàm, se tje sbàrdi nen, seȓvo a gnente (i soldi sono come il letame, se non li spendi servono a niente). Ce n’è un altro, molto pragmatico e pieno di saggezza, che tradurrò nel modo meno triviale possibile: Trist col masoè ch’ëȓ padȓon o-i pissa nto liamé (mesto quel mezzadro il cui datore di lavoro va a orinare sul luogo di ammassamento el concime naturale di proprietà del primo).
Da piccolo, nelle gite in montagna o in campagna, quando l’olfatto percepiva che nei dintorni ci fosse una stalla o un campo appena concimato, mia mamma esclamava: «Questo profumo è tutta natura, respira che fa bene». Qualcuno potrebbe legittimamente pensare che liàm sia una parola particolarmente adatta al periodo infausto. Ma Fabrizio De André cantava «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior». Non vuole forse la Natività essere ambasciatrice e interprete di questo messaggio?
Un caro augurio.

Paolo Tibaldi

Banner Gazzetta d'Alba