PEVERAGNO Ci sono volute le analisi balistiche dei Ris di Parma, sui frammenti del proiettile da caccia rinvenuti nella carcassa dell’animale, per risalire all’identità del cacciatore che, lo scorso inverno, aveva ucciso un esemplare di lupo. L’uomo dovrà rispondere delle accuse di uccisione di animale (reato che comporta la reclusione fino a due anni) e abbattimento di esemplare di una specie protetta. L’episodio era avvenuto nei pressi della strada provinciale che collega Peveragno con Chiusa di Pesio: i primi accertamenti avevano ricondotto la morte a un investimento, mentre successive analisi sulla carcassa, svolte dall’Istituto zooprofilattico di Torino, hanno portato al rinvenimento del proiettile. Dopo mesi di indagini i Carabinieri forestali di Mondovì sono risaliti all’uomo, denunciato anche per detenzione illecita di armi da fuoco: alcune ispezioni, nelle case di cacciatori della zona avevano permesso ai militari di sequestrare 25 fucili e 1.500 cartucce, appurando numerose irregolarità.
Davide Gallesio