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Morto Francesco Paolo Fulci, ex ambasciatore e presidente Ferrero fino al 2019

ROMA È deceduto, a 91 anni, l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci. Fino al 2019 è stato presidente di Ferrero Spa, azienda italiana del gruppo e vicepresidente della holding multinazionale.

Nato a Messina nel 1931 è stato in importanti capitali come Tokyo, Parigi, Mosca.

 Francesco Paolo Fulci
Morto Francesco Paolo Fulci

Dal 1976 al 1980 è stato capo della segreteria del presidente del Senato Amintore Fanfani e nella prima metà degli anni ’80 ambasciatore d’Italia in Canada per poi diventare rappresentante permanente d’Italia alla Nato a Bruxelles.

Segretario generale italiano del Comitato esecutivo italiano per la sicurezza e l’intelligence (Cesis) dal maggio 1991 all’aprile 1993, Fulci venne poi nominato rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni unite. Ruolo che ha ricoperto fino al 1999.

Alle Nazioni Unite, in collaborazione con gli ambasciatori d’Egitto, Messico e Pakistan, ha fondato, tra l’altro, il cosiddetto Coffee club, un gruppo di Paesi, nato nel 1995, per opporsi all’aumento dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza e per favorire invece l’ampliamento dei seggi non permanenti.

Maestro di diplomazia

«Un galantuomo, un servitore dello Stato e un maestro per numerose generazioni di diplomatici italiani. Francesco Paolo Fulci ci lascia a 91 anni e con lui se ne va un pezzo di storia. Eccellenza della diplomazia italiana, possedeva uno stile sempre caratterizzato da determinatezza, spirito di squadra e un patriottismo praticato nella promozione quotidiana degli interessi del nostro Paese nel mondo». Lo sottolinea il sottosegretario agli affari europei Enzo Amendola esprimendo il suo cordoglio per la morte dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci.

«Storico il suo impegno durante il mandato negli anni ’90 alle Nazioni unite dove ha saputo porre l’Italia al centro dei negoziati per la riforma del Consiglio di Sicurezza», continua Amendola. «Si è battuto con coraggio per la promozione e il rispetto dei diritti umani. Il suo esempio continuerà a illuminarci la strada», conclude il sottosegretario.

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