LA MORRA «Quando potremo tornare a casa?»: è una delle domande che i bambini e i ragazzi ucraini arrivati nel paese langarolo nei giorni scorsi hanno rivolto all’europarlamentare Antonio Tajani. Questa sera, mercoledì 16 marzo, l’ex presidente del Parlamento europeo ha voluto incontrarli, insieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Sono 60 minori e 40 adulti, soprattutto mamme. Ma alcuni bambini sono arrivati in Italia da soli, affidati dai loro genitori a persone fidate, per salvarli dalla guerra che sta dilaniando il loro Paese. A portarli nelle Langhe, la missione umanitaria organizzata dalla Juventus. La Regione Piemonte e la Protezione civile si sono occupate della sistemazione: l’hotel Santa Maria, nell’omonima frazione del paese delle Langhe, tra vigne e colline. I piccoli ospiti hanno già iniziato con le prime lezioni di italiano grazie alla presenza di un interprete e presto potranno iniziare a giocare a calcio con i coetanei di La Morra, tornando così a praticare il loro sport del cuore.
L’invito ufficiale è arrivato da parte della sindaca del paese Maria Luisa Ascheri. «Tutto il Parlamento europeo è vicino all’Ucraina», ha esordito Tajani. Tante le domande rivolte dai bambini: dalle curiosità calcistiche e in particolare sulla Juventus a nodi cruciali riguardanti la guerra. «Per favore, lavorate per far terminare il conflitto il prima possibile», ha chiesto una mamma, commossa. Al telefono, è intervenuto infine Yaroslav Melnyk, ambasciatore dell’Ucraina in Italia, che ha ringraziato la Regione Piemonte per come si sta muovendo sul fronte dell’accoglienza.
Francesca Pinaffo