BOSIA Riparte nel migliore dei modi l’organizzazione del Premio Ancalau 2022: i vincitori della passata edizione sono stati citati nella classifica di Forbes. L’edizione italiana della prestigiosa rivista internazionale del business e della cultura ha inserito i sei giovani tra i 100 talenti italiani dai quali possono arrivare grandi risultati.
Prende avvio con questa notizia il concorso promosso dall’Associazione culturale Ancalau, presieduta da Silvio Saffirio, e dall’Amministrazione comunale di Bosia guidata dal sindaco Ettore Secco, con la collaborazione di Eataly e Banca d’Alba. Dal 15 marzo è on line il bando di partecipazione, che si può scaricare dal sito www.premioancalau.it e che metterà in palio, anche quest’anno 10mila euro.
«La situazione attuale e globale, di cui non nascondiamo la gravità, potrebbe farci indugiare sulle decisioni», dice il primo cittadino bosiese, «ma noi crediamo che sarebbe un grave errore non dare spazio alle attività positive: così abbiamo deciso di continuare con fermezza a organizzare il Premio e l’intera mole di grandi e piccoli eventi della giornata, quest’anno in programma domenica 19 giugno. C’incoraggia la notizia dei sei ragazzi designati da Forbes: è una soddisfazione grande per il Comune di Bosia essere arrivati a tanto e, anche per questo, non abbiamo intenzione di fermarci».
Aggiunge Saffirio: «Sei su 100 fa il 6% di quota Ancalau dei giovani talenti nazionali designati da Forbes. Se qualcuno ci offrisse il 6% di rendimento su un investimento, lo troveremmo interessante e allora è giusto che il Premio Ancalau arrivi quest’anno all’ottava edizione con questo risultato. Direi che è stato un buon investimento di impegno e di fatica ed esorterei soprattutto i giovani a entrare in lizza con le loro idee. Ai più anziani ancora presenti e influenti ovunque, amanti di uno status quomuffito, invece, suggerirei di lasciarci sognare, di estinguere i particolarismi da cortile, da frazione, da borgo e da vallata. È la sola cosa che ancora frena le energie di questo territorio di grandi prospettive e d’infrequenti capacità».
Fabio Gallina