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Annunciati i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2022

Annunciati i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2022
Claudio Magris terrà una lectio magistralis per la consegna del Lattes Grinzane Speciale © Amrei-Marie / Wikipedia

LETTERATURA Auður Ava Ólafsdóttir (Islanda) con La vita degli animali (Einaudi; traduzione di Stefano Rosatti), Pajtim Statovci (Kosovo/Finlandia) con Gli invisibili (Sellerio; traduzione di Nicola Rainò), Simona Vinci con L’altra casa (Einaudi), Jesmyn Ward (Cina/Usa) con Sotto la falce (NN Editore; traduzione di Gaja Cenciarelli), C Pam Zhang (Usa) con Quanto oro c’è in queste colline (66thand2nd; traduzione di Martina Testa) sono i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2022. Si tratta di un riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes, giunto alla XII edizione, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. Lo scrittore e giornalista Claudio Magris è invece il vincitore del Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico.

I cinque romanzi finalisti, così come il Premio Speciale, sono stati selezionati dai docenti, intellettuali, critici e scrittori che formano la Giuria tecnica e sono ora affidati alla lettura e al giudizio di 400 studenti delle Giurie Scolastiche, avviate in 25 scuole superiori, da Aosta a Catania (passando per Torino, Alba, La Spezia, Assisi, Campobasso, Foggia, Crotone), fino ad Atene. Con i loro voti, i giovani giurati decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara, che sarà proclamato sabato 15 ottobre 2022, nel corso della cerimonia di premiazione al Teatro sociale Busca di Alba. In questa occasione il Premio Speciale Claudio Magris terrà una lectio magistralis su un tema a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. Inoltre, nel corso della mattinata i finalisti incontreranno gli studenti delle scuole.

La Giuria tecnica spiega: «Come sempre i soli criteri che abbiamo adottato nella scelta dei romanzi finalisti sono stati la qualità letteraria delle opere e la loro capacità di parlare ai giovani che dovranno giudicarle, raccontando storie, idee, realtà umane poco note o del tutto sconosciute: ma a posteriori è quasi sempre possibile rinvenire un filo. E quest’anno il filo sembra rappresentato dall’esperienza traumatica della perdita e dalla volontà, ostinata, di ritrovare e ritrovarsi. Negli Invisibili di Pajtim Statovci, Arsim e Milos, un albanese e un serbo, hanno perso a causa della guerra la vita quotidiana, la casa, la patria e con esse ogni possibilità di realizzare la loro storia d’amore già in sé inaccettabile. La Maura de L’Altra casa di Simona Vinci ha perso un bimbo concepito da appena sei settimane e un intervento alla tiroide l’ha privata di parte della voce e di ogni prospettiva di successo come cantante lirica. Jesmyn Ward, nel memoir Sotto la falce, racconta la perdita dolorosa di cinque giovani coetanei, tra cui il fratello Joshua, e di ogni possibile innocenza, in un Mississippi dominato dal razzismo. Quanto oro c’è in queste colline di C Pam Zhang è la storia di due ragazzini cinesi di undici e dodici anni, Sam e Lucy, che perdono il padre durante il viaggio verso il West e la frontiera, in un’America spogliata non soltanto del suo oro, ma anche dei suoi fiumi, dei bisonti, degli indiani, e del suo verde e della sua vitalità. La perdita di Dyja in Vita degli animali di Auður Ava Ólafsdóttir è di natura psicologica prima ancora che materiale: è vero che ha perso la zia, a cui era unita da un legame speciale e di cui porta avanti il lavoro di ostetrica, ma da lei ha imparato che il desiderio dell’uomo di avere tutto per sé gli fa dimenticare la morte e perdere di vista le cose davvero importanti. Tutti questi personaggi, tuttavia, non si rassegnano, ma trovano nella perdita lo stimolo alla ricerca di sé, in un tenace attaccamento alla vita. Cinque romanzi di grande intensità sulle cose essenziali, sulla vita e sulla morte.»

 

 

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