Cortemilia, Torre Bormida e Cravanzana insieme per la nocciola

Cortemilia, Torre Bormida e Cravanzana insieme per la nocciola

ALTA LANGA Cogliendo una delle importanti occasioni offerte dai Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), i Comuni di Cortemilia, Torre Bormida e Cravanzana, storicamente vocati alla produzione e alla lavorazione della nocciola tonda gentile del Piemonte, hanno elaborato insieme e presentato un progetto per una più ampia valorizzazione promozionale del frutto. Il progetto s’incentra sull’economia globale della nocciola senza trascurare la sua funzione come risorsa trainante per il miglioramento della qualità della vita in alta Langa: da nuove opportunità occupazionali al contenimento dell’emigrazione, dall’attrattiva abitativa e turistica a una corretta salvaguardia e sostenibilità ambientale.

Il progetto, che fa capo al ministero della Cultura, ha Cortemilia comeComune capofila, dove sono insediate alcune importanti aziende per la trasformazione della nocciola e dove si organizza la Fiera nazionale, oltre a ospitare una scuola superiore che da alcuni anni forma i ragazzi per il mondo produttivo legato al frutto trilobato. Torre Bormida focalizzerà gli interventi sul turismo con lo sviluppo di sentieri che porteranno i visitatori ad addentrarsi direttamente nei noccioleti e nel paesaggio terrazzato, valorizzato da idonee guide digitali. Cravanzana, infine, implementerà di nuovi contenuti il centro studi agrotecnico di cascina Nasio dove Agrion (la partecipata dell’Unione montana Alta Langa che si occupa di ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese) approfondisce le tematiche della corilicoltura, sviluppando nuove competenze in materia.

L’obiettivo strategico della partecipazione al bando, che ammonta a più di due milioni e mezzo di euro, è la valorizzazione di un territorio attraverso le risorse agroalimentari, turistiche e paesaggistiche per un nuovo esempio di sviluppo locale che consenta di ridurre il calo demografico e attrarre nuovi residenti, turisti e operatori economici.

Fabio Gallina

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