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Referendum sulla giustizia: domani ad Alba la maratona oratoria dei radicali

Rinnovo dei direttivi di quartiere, un ultimo appello per candidarsi

ALBA Domani, sabato 28 maggio, dalle 10 alle 12, si terrà in piazza Michele Ferrero ad Alba una maratona oratoria sui referendum sulla giustizia. Promosso e organizzato da Radicali Cuneo, questo evento si prefigge di fare informazione sul referendum, che si terrà il 12 giugno: verranno spiegate le ragioni per l’abrogazione delle leggi in questione, sarà distribuito materiale informativo e ci sarà spazio per il dialogo sul tema.

I titoli dei cinque referendum e i colori delle schede

Referendum n.1 – Incandidabilità (legge Severino)
Referendum n.2 – Limitazione misure cautelari
Referendum n.3 – Separazione delle funzioni dei magistrati
Referendum n.4 – Partecipazione membri laici
Referendum n.5 – Elezioni del Consiglio superiore della magistratura

Alla maratona parteciperà anche Italia viva, alcuni esponenti di +Europa e qualche iscritto del Partito democratico, in disaccordo con l’indicazione di voto di Enrico Letta.

«Negli ultimi mesi i media e la maggior parte dei partiti politici hanno taciuto, non informando adeguatamente i cittadini e le cittadine sull’importante voto referendario», dichiara Alice Depetro, membro della Direzione e punto di riferimento albese dell’Associazione radicali Cuneo intitolata a Gianfranco Donadei.

«Crediamo sia fondamentale riportare l’attenzione e il confronto sul tema della giustizia, battendosi affinché il cambiamento non sia solo possibile, ma realizzato attraverso uno dei più importanti strumenti di democrazia diretta di questo paese».

Aggiungono i coordinatori provinciali di Italia viva Francesco Hellmann e Marta Giovannini: «Aderiamo con entusiasmo all’iniziativa promossa dai Radicali di Cuneo e condividiamo con loro la preoccupazione per il silenzio sceso sui quesiti referendari. Daremo il nostro contributo per aiutare i cittadini e le cittadine della nostra Provincia a essere adeguatamente informati sull’importanza del voto referendario, che va a interessare uno degli elementi portanti della nostra vita democratica, l’amministrazione della giustizia».

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