I lavoratori Si Cobas – Gesac, Casa di Riposo “Ospedale di Cherasco” rispondono alle dichiarazioni del Primo cittadino Carlo Davico

I lavoratori Si Cobas – Gesac, Casa di Riposo “Ospedale di Cherasco” rispondono alle dichiarazioni del sindaco Davico

LETTERA AL GIORNALE I lavoratori Si Cobas – Gesac, Casa di Riposo “Ospedale di Cherasco” rispondono con una lettera alle dichiarazioni del sindaco Carlo Davico, Primo cittadino di Cherasco, riportate nell’articolo uscito sul numero 20 di Gazzetta d’Alba, in edicola lo scorso martedì 24 maggio 2022.

 

Egr. sig. Davico Carlo, Sindaco di Cherasco

In ordine all’articolo giornalistico pubblicato su Gazzetta d’Alba del 24 maggio 2022, rimaniamo sorpresi e contrariati per le sue dichiarazioni in esso contenute.

Appare incomprensibile quanto da lei detto e poi scritto nell’articolo di Gazzetta d’Alba; in particolar modo alcuni estratti come, e citiamo testualmente:«… Mi sembra comunque strano che questi lavoratori siano costantemente in mutua…». Oltre a sembrare curioso il fatto che lei è a conoscenza delle mutue che ci sono all’interno di un’azienda, che come da lei detto, «non dipende da me»,  le chiediamo per quale motivo dubita della mutua? Sta forse mettendo in dubbio la veridicità di certificati ufficiali regolarmente redatti dai medici?  La invitiamo, semmai lei sia in possesso di informazioni tali da dimostrare che siano avvenuti degli illeciti da parte dei dipendenti o dei medici certificatori di quelle mutue, di denunciare presso le autorità competenti. Se così non fosse, le consigliamo di evitare di fare queste esternazioni al limite del diffamatorio, che inoltre potrebbero andare ad offendere qualche lavoratore della cucina che in questo momento sta affrontando delle terapie salvavita poiché affetto da gravissima patologia.

Poi, (citiamo le sue parole) in riferimento a: «A volte la casa di riposo si trovava senza personale dalla sera alla mattina: per ovviare a questo, ora la Gesac invia quasi costantemente tre lavoratori per compensare le assenze.» Qui si tiene a far notare che un eventuale stato di qualsiasi malattia, non può essere preventivata prima che si manifesti… Quindi ogni qual volta  si è verificata la nostra indisponibilità, per comprovate ragioni di salute a raggiungere il posto di lavoro, abbiamo sempre regolarmente e tempestivamente avvisato la cooperativa affinché potesse essere garantito il servizio. Che è potuto continuare grazie al personale già in organico a Cherasco e sporadicamente da una sola persona al massimo, esterna ma in organico alla cooperativa presso altra sede. Ciò è accaduto anche prima dell’ingresso della cooperativa e il servizio è sempre stato garantito dai lavoratori già in organico, nonostante da tempo chiedessimo l’assunzione di nuovo personale in più di ausilio e non solo per simili circostanze eccezionali, richiesta che è stata sempre negata dalla direzione. Come succede in altre tante aziende, è compito del responsabile o chi per esso di organizzare anche le assenze per malattia, ovvero non è colpa del lavoratore se è ammalato, infatti per legge ha pieno diritto ad assentarsi dal lavoro normalmente retribuito.

In conclusione, noi confermiamo la nostra posizione già espressa all’azienda in appalto Gesac ed a lei ed al Comune di Cherasco, sul peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori della mensa della casa di riposo Ospedale di Cherasco (amministrata anche del Comune di Cherasco). Ribadiamo anche le richieste che da mesi abbiamo avanzato col nostro sindacato: fine di ogni demansionamento smettendo di farci fare attività che non ci competono per contratto e che non svolgevamo prima della privatizzazione del servizio mensa, rispetto della libertà sindacale con la fine di ogni discriminazione anche smettendo di inviarci lettere di contestazione infondate ed illegittime, rispetto la sicurezza sul luogo di lavoro.

Vorremmo capire meglio come mai queste dichiarazioni di ostilità nei confronti di noi lavoratori, dobbiamo aspettarci una prossima mossa contro di noi, soltanto perché chiediamo i nostri diritti e ci siamo organizzati scegliendo liberamente il nostro sindacato? Lei, se come detto nell’articolo ha «preso a cuore la vicenda», aiuti a risolvere le nostre problematiche informandosi meglio sulle questioni della mensa, cioé ascoltando ambo le parti e non prendendo acriticamente le parti dell’azienda addirittura per mezzo stampa. E cerchi di capire chi davvero «sta mentendo».

Come lavoratori Gesac della Rsa “Ospedale di Cherasco” con il sindacato S.I. Cobas abbiamo interesse nel migliorare le condizioni di lavoro nella casa di riposo, al pari di difendere la salute degli anziani ospiti e la qualità dei servizi offerti dalla Casa di Riposo con il rispetto dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori.

Cherasco,  i Lavoratori Si Cobas – Gesac, Casa di Riposo “Ospedale di Cherasco”

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