Alba farà da madrina alla rassegna Mirabilia

ALBA  La sedicesima edizione della rassegna circense Mirabilia avrà una madrina d’eccezione: Alba. Dalla città delle cento torri partirà, infatti, venerdì 5 agosto (e si concluderà domenica 7), la marcia d’avvicinamento di decine di compagnie dedite a circo, teatro e danza contemporanee, verso il momento culminante della manifestazione itinerante, previsto fra mercoledì 31 agosto e domenica 4 settembre a Cuneo, prima del gran finale di Savigliano, il 10 settembre.

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Spiega Fabrizio Gavosto fondatore della Onlus Ideagorà, organizzatrice della rassegna: «Alba è una delle località più note della Granda, il viaggio on the road di Mirabilia partirà da qui per “scoprire” anche i centri meno noti della provincia». Vernante, Busca, Cuneo e Savigliano: cinque città un solo filo conduttore, sintetizzato dallo slogan Strange beasts from outer space, «un monito: dobbiamo smettere di comportarci come alieni con il nostro pianeta, depredandolo delle sue risorse», prosegue Gavosto.

Sotto le torri saranno due gli epicentri della quattro giorni di spettacoli, per la seconda volta in città: il cortile della Maddalena, con i laboratori di microcirco pensati per i più piccoli da Il paese dei balocchi e i giochi d’aria di Erewhon, «con attività di realizzazione di piccole strutture mediante materiali riciclati» e la classica battaglia dei cuscini della compagnia Il melarancio. Si proseguirà, con la piece del Duo flosh e lo spettacolo Le trois plumes della compagnia guidata dal valdostano Marco Chenevier, «un condensato di comicità».

In piazza Rossetti, invece, troverà spazio l’arena, «un richiamo alle strutture mobili usate dai circensi nell’Ottocento. Lo spazio ospiterà spettacoli gratuiti tenuti del collettivo Antilia-Cordata For», aggiunge l’ideatore.

Il 7 agosto, il coro della chiesa della Maddalena ospiterà, invece, una prima assoluta: lo spettacolo Eartheart, «la trasposizione in performance dei periodi di ricerca vissuti dagli artisti della compagnia Egribianco danza in condizioni naturali talora estreme». ll 10 agosto il fuori programma d’eccezione: per la ricorrenza di san Lorenzo «porteremo l’energia della Zastava orkestar, con le sue melodie balcaniche, in via Vittorio Emanuele II». Lo sguardo di Gavosto corre già all’edizione 2023 di Mirabilia: «La compagnia Rasposo, icona del circo contemporaneo premiata dal Ministero della cultura in Francia, si esibirà ad Alba», conclude.

d.g.

Il serralunghese Fabrizio Gavosto è l’ideatore della manifestazione

EVENTI Ciquantanove anni, trenta dei quali trascorsi nell’Albese, a Serralunga, Fabrizio Gavosto non solo è l’eminenza grigia del festival Mirabilia, momento culminante di un percorso di valorizzazione delle arti di strada, ma anche uno dei padri fondatori della Fnas, la federazione nazionale nata per dare voce a questi artisti. «Quando parliamo di performance di strada ci riferiamo a tre discipline: teatro e circo contemporanei e danza acrobatica», spiega, «attività che, fino al 1989, erano assimilate dalla legge alla professione del lustrascarpe. Il cammino verso il riscatto è iniziato proprio dalla revisione normativa: il provvedimento 17 del 15 luglio 2003, varato dalla Giunta regionale, oggi, è un modello in tutta Italia».

Alba farà da madrina alla rassegna Mirabilia
Fabrizio Gavosto

In Piemonte, le sole scuole di circo formano, ogni anno, 150 operatori: per mille l’arte di strada è diventata mestiere a tutti gli effetti. «Il nostro è un pubblico giovane: gli spettatori non hanno, in media, più di 25 anni e molti fra loro hanno conosciuto questo mondo seguendo i corsi delle scuole attive nella Granda», prosegue Gavosto. Non si tratta del circo “classico”, «quello fatto con gli animali», ma di esibizioni capaci di coniugare abilità fisica con messaggi profondi, «una modalità espressiva dall’elevata attrattività sui giovani. Agli altri utenti dobbiamo far capire che facciamo qualcosa di diverso dalla tradizione».

Nate in Francia, dove il settore occupa il 30 per cento delle esportazioni culturali nazionali, le arti di strada hanno attecchito in Piemonte, trovando in Mirabilia una vetrina internazionale e, a livello locale, tante “residenze” cioè Comuni disposti a ospitare i circensi mentre costruiscono i loro spettacoli. L’Albese fa eccezione, in questo panorama, apparendo come una terra vergine: «Ci sono poche scuole e corsi, è un’area sulla quale dovremo lavorare, partendo dalla formazione del pubblico, un viaggio da affrontare assieme a Mirabilia», conclude Gavosto.  d.g.

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