Il Roero va in Corea: il Premio giornalistico incorona Nan Young Beak

CERESOLE D’ALBA Per la prima volta il Premio giornalistico si è affacciato alla finestra del Roero, Ceresole, il paese che apre le colline della sinistra Tanaro a Torino attraverso il Pianato e che ha sentito il fragore della battaglia del 1544 tra Carlo v e Francesco I: i primi grandi scontri dell’Europa.

In questa cornice di peschiere e fior di loto, il primo premio è andato a Nan Young Beak, giornalista coreana di Wineok che ha tratteggiato un quadro completo delle ricchezze del Roero: vini, castelli, miele, frutta, natura. E un “segnale” importante: prova come dopo la pandemia l’Oriente stia tornando in Europa. È una tendenza già emersa in mercati tedeschi ed ora continua in Italia. Quindi dopo Guardian e Forbes i paesi d’Oriente affascinati dal Roero

Il Roero va in Corea: il Premio giornalistico incorona Nan Young Beak,
I vincitori dell’edizione 2022

Nella sezione “nazionali” 5 i vincitori: Paola Manfredi di Vanity Fair che mette in luce il nuovo turismo in bicicletta, Davide Rampello di Striscia la notizia con il servizio sulle peschiere e le tinche di Ceresole d’Alba, Fabrizio Salce (che collabora anche con Braoggi) con un servizio su Tg2 Eat parade, ha detto a tutti che le caramelle di Torino Baratti e Milano nascono nel Roero a Sanfrè, Danilo Poggio con un bel lavoro sulla rivista della Cassa di Genova e altri giornali, Cristina Viggè che in Roero rulez descrive come un volo bello il viaggio sulla nostra terra.

Nei “locali” un applauso particolare a Luciano Bertello per la guida del Roero, civiltà dell’arneis e del nebbiolo, un bel libro; a Giorgio Giglioli dei Rai Piemonte per il servizio sui piloni di Montà; a Beppe Malò (che scrive sul Corriere di Langa e Roero e dirige la Roa) per i servizi su Made in Cuneo, giornale dell’Unione industriale di Cuneo sul sentiero dei frescanti; a Claudia Solaro di Astinews per i tanti servizi sugli aspetti più nuovi del Roero; a Silvia Gullino del La voce di Alba, Targato Cn, Il nuovo braidese per gli articoli sul grande mosaico che Rupnik ha realizzato sulla facciata della Madonna dei fiori di Bra come a Lourdes e San Giovanni Rotondo.

Come si vede non solo vino, ma tinche, natura, prodotti, fede e arte: così il premio assume una fisionomia sempre più completa, l’immagine di una terra. E siamo a 220 giornalisti premiati in tutto il mondo ora con sponsor  principale il Consorzio di tutela del Roero presieduto da Francesco Monchiero e grandi amici come le fondazioni Crt e Crc, banca d’Alba, Cavalieri del Roero, Egea, Syngenta, Gai e Brezzo con cascina Italia, Crudo di Cuneo, il Meg di Simona Rossotti.

E, infatti, nel piacevole scenario davanti al municipio di Ceresole  c’era un par terre invidiabile: una ventina di sindaci,  uomini e donne di provincia, regione, senatori, presidenti di associazioni e gruppi  e tanta gente.

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