Un piano Marshall contro la dispersione idrica

L’acqua potabile è una risorsa limitata: indicazioni per non sprecarla 1

ACQUA L’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati ha illustrato interventi e finanziamenti per azioni finalizzate alla tutela dell’acqua potabile e alla riduzione delle perdite idriche in Piemonte. Si tratta di un vero piano Marshall da 486 milioni di euro comprensivo di azioni non solo di massima urgenza dettati dalle necessità e dell’emergenza del momento, ma anche  interventi strutturati sul medio e lungo periodo per mettere in sicurezza e in efficienza un intero sistema. Il presidente della Regione Alberto Cirio, nominato nei giorni scorsi commissario straordinario per la gestione dell’emergenza idrica, ha sottolineato che questo piano nasce da una attività che è stata avviata a livello regionale già da tempo. Gli interventi sono finalizzati, non solo al periodo emergenziale, ma sono spalmati per i prossimi quattro anni, fino al 2026. La stessa visione a lungo termine caratterizza anche l’azienda Acqua Novara.Vco e il responsabile progetti e sostenibilità Alessandro Garavaglia.

Sono due le strategie individuate dall’assessore regionale all’ambiente e coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica Marnati: la riduzione delle perdite idriche e la maggior resilienza dei sistemi acquedottistici attraverso interconnessioni con la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. In particolare per contrastare la dispersione idrica, infatti, ciascuno dei sei Ato piemontesi (Ambiti territoriali ottimali),  ha messo a punto strategie, programmi e interventi finalizzati alla riduzione delle perdite idriche che globalmente arrivano a più di 486 milioni di euro. Per quanto riguarda la dispersione idrica ci sono situazioni diversificate, la media regionale si attesta su una percentuale di circa il 33 per cento, una delle migliori aree territoriali a livello nazionale.

Significativa è anche la testimonianza del presidente di Smat Paolo Romano: «Con gli interventi di razionalizzazione digitale della gestione e la connessa riduzione delle portate tramite il finanziamento Pnrr di 50 milioni di euro, Smat raggiungerà entro il prossimo biennio un eccellente livello di qualità tecnica con una notevole riduzione dei consumi e dei costi energetici».

 

Elisa Rossanino

 

 

 

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